L’estate in cui imparammo a volare: la serie tv Netflix da non dimenticare
L’estate in cui imparammo a volare: la serie tv originale Netflix, tratta dall’omonimo romanzo, che racconta nei suoi aspetti più viscerali la profonda amicizia che lega le protagoniste, Tully e Kate.
Se c’è una sensazione bella, che appartiene allo stare al mondo, è rendersi conto di essere “educati” all’amicizia allo stesso modo di chi, a nostra volta, reputiamo amico.
Poche volte ci si preoccupa di fare luce su questo aspetto della vita sociale, ma quando lo si fa, e lo si fa bene – come nel caso di L’estate in cui imparammo a volare – ci si accorge di tutti quegli aspetti degni di nota in un rapporto di amicizia che, però, nella vita quotidiana si tende a dimenticare.
L’estate in cui imparammo a volare, il cui titolo originale è Firefly Lane, è una serie tv originale Netflix tratta dall’omonimo romanzo, che racconta nei suoi aspetti più viscerali la profonda amicizia che lega le due protagoniste: Tully e Kate.
Oltre ogni avversità: l’amicizia di Tully e Kate
L’estate in cui imparammo a volare è una serie tv statunitense di genere drammatico creata da Maggie Friedman sulle orme dell’omonimo romanzo scritto da Kristin Hannah, e distribuita su Netflix a partire dal 2021.
Si tratta di una serie tv che non è la classica serie rosa; infatti, non racconta un’amicizia lineare e idilliaca, tutt’altro.
Il rapporto, che vede coinvolte le due star dello schermo Katherine Heigl (grey’s anatomy) nei panni di Tully, e Sarah Chalke (scrubs) nei panni di Kate, viene raccontato infatti a partire dalle sue controversie più profonde, dai difetti e dalle incomprensioni, dalla crudezza di un legame che si evolve, e non rimane mai lo stesso.
Le due ragazze si incontrano in età adolescenziale, quando hanno poco più di quindici anni.
Tully, ragazza dalla personalità spumeggiante e dell’animo incompreso, vive di fronte casa di Kate, e porta dietro di sé una storia travagliata e drammaticamente aspra, che ha come protagonista una madre narcisista e vittima delle droghe.
Kate, invece, vive in quella che sembra essere a tutti gli effetti una famiglia idilliaca – la famiglia del Mulino Bianco, diremmo all’italiana – anche se, si vedrà nel corso della storia, questa è una verità che verrà smentita. La sua è una personalità diametralmente opposta a quella di Tully. Tuttavia, questo non impedirà alle due di “riconoscersi” in mezzo al mondo, di legarsi, e di tenersi per mano per tutta la vita a partire da lì.
Ebbene sì, nel corso degli episodi, alimentati da continui affascinanti flashback, vedremo la loro amicizia affrontare diverse turbolenze, riuscendo a rimanere a galla grazie ad una sola e imprescindibile cosa: l’essere “educate” all’amicizia allo stesso modo.
Direttamente da Grey’s Anatomy e Scrubs: le protagoniste Katherine Heigl e Sarah Chalke
Ebbene sì: i due volti principali della serie tv, sono volti che ben conosciamo. Stiamo parlando di Katherine Heigl, che abbiamo conosciuto e amato alla follia nei panni di Izzie in Grey’s Anatomy, e di Sarah Chalke, che ricordiamo nei panni di Elliot nella serie Comedy Scrubs.
In modo particolare, il ritorno della Heigl, diciamolo pure, è stato un gran ritorno. Infatti, così come aveva fatto interpretando Isobel Stevens, è stata anche in questo caso – e forse ancor di più – in grado di conferire ad ogni frase recitata la forza espressiva utile far risuonare il messaggio di ogni singola scena. Con le sue espressioni e con il suo micidiale sorriso, è tornata a bucare lo schermo, riuscendo a fornire un punto di vista interessante su una giovane donna che riesce a trovare il proprio posto nel mondo partendo da niente.
L’estate in cui imparammo a volare: la serie tv che (non) si dimentica
Come si è precedentemente detto, si tratta di una serie distribuita su Netflix già a partire dal 2021. Quindi perché recensirla adesso, passati tre anni?
La ragione è semplice: si tratta di una serie tv che oltre a distinguersi per una fotografia pazzesca e per dei personaggi scritti in maniera impeccabile, è anche una serie che si occupa di portare avanti in modo crudo e vero una tematica importantissima: l’amicizia tra donne, donne diverse, donne guerriere, donne che si scontrano e si ritrovano, donne che scelgono ogni giorno di rimanersi accanto, fedeli ad un’amicizia nata quando l’animo era ancora puro.
Per questo, l’estate in cui imparammo a volare (Firefly Lane), che ricordiamo nasce sulle orme del meraviglioso romanzo da cui prende il nome, dovrebbe essere un evergreen, da non scordare e da ripescare ogni tanto per scaldare il cuore.
Immagini: Netflix
Di Gianna Maria La Greca
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