The Fall Guy: la rivincita degli stuntmen

I celebri attori di Barbie ed Oppenhimer, Ryan Gosling ed Emily Blunt, l'uno al fianco dell'altro nel nuovo film di David Leitch

Quante volte, vedendo un film d’azione, ci è capitato di pensare anche inconsciamente quanto fossero pericolose, ed allo stesso tempo elettrizzanti, alcune scene dove vediamo i protagonisti cadere, saltare da palazzi altissimi o prendere fuoco…tutto questo si amplifica se pensiamo che, effettivamente, in quelle scene molto probabilmente non stanno recitando gli attori principali, bensì gli stuntmen: attori specializzati per svolgere solo scene estreme. Ed è proprio intorno a queste figure spesso invisibili, ma così fondamentali, che si svolge il nuovo film diretto da David Leitch The Fall Guy, con protagonisti Ryan Gosling ed Emily Blunt.  

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La Trama

Colt Seavers (interpretato da Ryan Gosling) è lo stuntman del famoso attore Tom Ryder (Aaron Taylor-Jhonson) durante le riprese del suo nuovo film della serie che lo ha portato alla fama: blockbuster action. Colt ha una vita felice, appagato dal suo lavoro ma, soprattutto, dalla relazione intrapresa con la cineoperatrice Jody Moreno (Emily Blunt). Sembra essere davvero al picco della sua carriera quando, con uno stacco temporale, ci ritroviamo catapultati diciotto mesi più avanti, dove Colt si è ritirato dal mondo del cinema e persino dalla relazione con Jody. La trama del film vero e proprio inizia quando Colt riceve una chiamata dalla produttrice Gail Mayer (Hannah Waddingham) che lo prega di tornare sul set di un film ben preciso: il primo film della regista Jody Moreno.  

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Perché un film sugli stuntmen?

Il film è in realtà l’adattamento cinematografico della serie televisiva Professione Pericolo (trasmessa tra il 1981 ed il 1986, nella quale due stuntman approfittavano delle proprie abilità fisiche, e la propria conoscenza delle acrobazie, per svolgere quello che era il loro secondo lavoro: i cacciatori di taglie). Adattamento cinematografico diretto e prodotto da David Leitch, che inizia la sua carriera ad Hollywood negli anni ‘90 lavorando proprio come controfigura in film come Fight Club, Spy Game, Troy e Ocean’s Eleven; e forse è proprio questa sua carriera passata che spinge il regista a dare una voce a quella nicchia così tanto importante nel cinema quanto dimenticata. Come dice lui stesso in un’intervista, “troppe volte vi è un mancato riconoscimento per questa categoria di attori, come se fosse scontato provare e riprovare una scena potenzialmente pericolosa dimenticandosi che, anche le controfigure, sono esseri umani non invincibili”.

Hollywood e A.I.

The Fall Guy, oltre che ad essere un film a tratti molto ironico che utilizza citazioni di film e canzoni di fama mondiale per empatizzare ancora di più con il suo pubblico –ricordiamo la celebre scena dove Ryan Gosling è in lacrime in macchina mentre ascolta All to Well di Taylor Swift- affronta anche uno dei temi che ad oggi forse, è uno dei più caldi e discussi di Hollywood ma in generale del cinema: l’avvento dell’intelligenza artificiale e come essa si rapporta al mondo del cinema. In un’intervista per The Hollywood Reporter toccano questo tema anche lo stesso David Leitch e la sua compagna Kelly McCormick (nella vita e nel lavoro), la quale in particolare spiega come “sia fondamentale oggi capire le dinamiche di questa nuova tecnologia, e di come essa si rapporta con l’industria cinematografica: nel film, infatti, l’intelligenza artificiale si rivolta contro Colt, ma lui riesce comunque a “trovare la vittoria nella verità”.  

Di Francesca Boschian

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