“Doveva essere il nostro momento”, un inno agli anni 90

La nostalgia millenial per gli anni 90 e l'angoscia dell'Italia pre-lockdown nell'ultimo romanzo di Eleonora C. Caruso

Leo e Cloro si conoscono in Sicilia, in una setta in cui si vive come negli anni 90, in cui non esiste internet né gli smartphone, e l’unica moneta di scambio possibile sono i ciucci di plastica che si usavano in quel periodo.

Lei è un’influencer decaduta, una gen z che, stanca della propria vita di creator e di dipendere dalla madre che la sfrutta, decide di trincerarsi nel baglio dove Zan, fondatore della setta, ha dato vita a una comunità fuori dal tempo.

Leo invece lavora in un’agenzia di comunicazione e gestisce giovani creator proprio come Cloro. Negli anni Novanta lui ci è cresciuto, e come tutti i millenial, si strugge di nostalgia per gli anni della sua infanzia, con una passione incomprensibile alle generazioni precedenti e anche a quelle future.

“Doveva essere il nostro momento” è un inno generazionale, ma anche un road trip: quando Leo e Cloro decidono che ne hanno abbastanza di rifuggere la realtà da cui sono scappati, si mettono in auto e attraversano l’Italia per riprendersi la propria vita e il contatto con il mondo reale da cui erano fuggiti. Ma non sono dei giorni qualsiasi: sono i giorni immediatamente al lockdown, e l’Italia è sospesa in un clima di angoscia per il futuro che la attende. Leo e Cloro si trovano quindi a passare dalla chiusura della setta a quella della quarantena, scoprendo che la realtà che si erano lasciati indietro può essere ancora più straniante dell’artificialità di una masseria rimasta indietro nel tempo.

È la storia di un amore in potenza, di un rapporto rimasto in sospeso come molti legami nati durante il periodo del lockdown.
Ma i veri temi al centro del romanzo sono la realtà e la fuga: fino a quando è lecito scappare da ciò che ci fa soffrire? E a cosa siamo disposti a rinunciare per non perdere il contatto con la realtà in, cui, nostro malgrado, ci troviamo immersi?
Dopo il successo ottenuto con “Le ferite originali” e “Tutto chiuso tranne il cielo“, in cui Cloro e Leo comparivano come personaggi secondari, Eleonora Caruso decide di riprenderne le sorti in un romanzo in cui tratteggia le sorti di chi si ritrova a essere giovane in un mondo ostile in cui tutto sembra andare alla deriva.

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