Lo studente fuorisede #7

FENOMONEOLOGIA DELLE OCCHIAIE

Lo studente fuorisede 7.
Fuggiremo il sonno
Fuggiremo il riposo
Supereremo in velocità
l’alba e la primavera
e costruiremo giorni e stagioni a misura dei nostri
sogni
.”
Paul Eluard

Fenomenologia delle occhiaie.

Lo specchio, con l’incedere della psicologia si è trasformato da mero strumento di vanto in metafora dell’io interiore, un po come quando uno figo è anche intelligente. Riflettendoci nella lastra di vetro scoperchiamo l’ abisso riflessivo dove restiamo soli con la nostra immagine a chiederci quale sia la parte più vera .
Quando ci si dona al diavolo bisogna sempre concedergli qualcosa.
E la prima di queste sono le nostre occhiaie.
“Sgradevole infossamento in corrispondenza della palpebra inferiore, per lo più accompagnato da una tonalità scusa o bluastra dei tessuti, spesso dovuto a stanchezza o deperimento fisico” Termine copiato paro paro dal dizionario.
Le lezioni in cui arrivare sempre in ritardo, quelle in cui arrivi in orario ma solo perchè hai barattato la milza col tuo organismo, cazzo mi hanno rubato la bici comecazzofaccioadesso?(che poi la bici non la prendevi mai) le fila in posta per pagare le bollette mentre dovresti essere da qualunque altra parte, la spesa, gli esami, gli amici, i primi amori, i blog scritti alle due di notte.
Queste cose accumulate formano pesetti invisibili che vanno a depositarsi sotto la pelle che un tempo liscia sotto l’occhio ci faceva fare la nostra sporca figura;s’eravamo bellissimi bambini lo si deve pure a quel lembo di pelle al confine tra la gota e l’occhio. La parte delle occhiaie, in pratica sarebbe il Molise sul proprio sterminato paese che è la nostra somatica. Quando c’è non ci fai caso, quando vedi che però lo vogliono togliere per eliminare una regione perchè in Italia sono troppe t’incazzi a bestia.
Piu si va avanti, e più le cose accumulate tirano, tirano in basso fino a che la pelle non si sgrani, finchè la pelle non si gonfi di sonno mai dormito.
Abbiamo ancore invisibili salpate ai nostri occhi.
Quando passate per le strade in notturna alzate lo sguardo: se vedrete una luce fioca di computer temporeggiare nella stanza buia, immaginate il viso corrucciato di S.F. che cerca cose di cui non ha bisogno, guarda film per prolungare il momento di pausa dal pensiero. Immaginatelo sul suo lettino, baluardo di una lotta contro l’esterno, contro la luce, e nella sua rivoluzione alla vita prolunga le ore alla propria giornata.
La fenomenologia delle occhiaie sono sogni dormienti adagiati sulle occhiaie in attesa che chiudiamo gli occhi.
Li sogneremo ad occhi aperti.

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