Una vita da vegano “per scelta e non per moda”

SALUTE, COSTI, CONVIVENZE: IL MONDO DEL NO ALLA CARNE VISTO DALL'INTERNO

Bollino vegan okNegli ultimi anni lo stile di vita vegan ha preso sempre più piede. Una scelta etica che, secondo molti che la praticano, oltre a salvare gli animali farebbe bene all’ambiente, debellerebbe la fame nel mondo e migliorerebbe la salute. Un cambiamento a 360° che non riguarda solo l’alimentazione. Esistono negozi che vendono abbigliamento, scarpe e cosmetici ‘vegan frendly’, cosmetici e perfino marche di preservativi vegani visto che in quelli comuni spesso c’è il lattosio.
Più il mondo vegano si allarga, però, più l’argomento fa discutere, soprattutto dopo i tanti fatti di cronaca che hanno riguardato neonati finiti in ospedale per mal nutrizione. E poi non è una scelta semplice, sia per chi la fa che per chi ne è coinvolto: “La prima volta che il mio ex ragazzo è venuto a casa mia a pranzo – racconta Alessia, studentessa – eravamo tutti molto agitati. Non avevamo mai cucinato vegano nella mia famiglia. A dire il vero, prima che io lo conoscessi, non sapevo nemmeno cosa fosse un vegano. Appena si è seduto a tavola ha iniziato a far domande sulla provenienza delle verdure e su come fossero state trattate. Ha finito per mangiare solo il pane, guardando in cagnesco tutti gli altri commensali che stavano mangiando carne”.
Tra notizie e dicerie, chi meglio di un gruppo di vegani può raccontare l’universo vegano?

IL GRANDE PASSO – Sono stato vegetariano per due anni prima di diventare vegano – racconta Luca, vegano da 5 anni – per me è stata una questione di coerenza. Le filiere che producono carne sono le stesse che producono i derivati. Inizialmente mi sono avvicinato perché, parlando con una mia amica vegetariana, mi sono reso conto di condividerne le posizioni etiche.” Un’etica condivisa anche da Carlotta, 23enne, vegana da 11 anni: “Credo che sia l’unica dieta che permetta di vivere in armonia con l’ambiente che ci circonda – dichiara  – per me è importante nutrirmi senza far del male ad altri esseri viventi e nel rispetto dell’ambiente.” Non tutti però fanno questa scelta per ragioni etiche: sempre di più decidono di abbandonare la carne per motivi di salute. E’ ancora parto, infatti, il dibattito tra chi sostiene che il consumo abituale di carne sia strettamente correlato all’insorgenza dei tumori e chi invece smentisce questa correlazione. Nonostante sembri che a causare problemi sia solo la carne rossa, molti preferiscono non consumarne più di nessun tipo.

FA BENE O NO? – Faccio le analisi regolarmente e sono sempre in ordine – dice Luca –  inizialmente sono stato vegetariano per un paio di anni. Ero in cura da uno specialista per dei problemi al fegato che, da quando ho adottato una dieta strettamente vegetale si sono risolti. Questo è stato uno dei benefici più grandi, oltre al fatto che mi sento meno appesantito rispetto a quando mangiavo la carne.”
“Il mio fisico è molto tonico – racconta Carlotta – faccio yoga due volte a settimana e nella mia classe ci sono persone che mangiano di tutto. La differenza si vede. Prima di diventare vegani, i miei si sono informati molto soprattutto perché volevano essere certi che questa scelta non danneggiasse me e mio fratello, per questo siamo andati da un medico nutrizionista. La gente è ignorante – dice Carlotta – l’alimentazione vegana è completa. ”
Molti infatti, quando scelgono di adottare una dieta esclusivamente vegetale, decidono di farsi seguire da uno specialista per evitare di danneggiare il proprio organismo. Molti, ma non tutti: ” Io e Alessandro un anno e mezzo fa abbiamo semplicemente deciso di non mangiare più carne“,  dice Ilenia, 21enne. Si sono informati da soli, hanno letto molti libri ma hanno deciso in autonomia come strutturare la propria dieta.

Mucca veganaNegli ultimi tempi, però, ci sono stati dei casi di neonati finiti in ospedale per malnutrizione, i genitori li stavano nutrendo secondo la dieta vegana. Perché, se questa alimentazione è completa, quei bambini hanno rischiato di morire?
“Purtroppo molti fanno questa scelta per moda e non si informano bene, mettendo a rischio la vita dei propri figli“, dice Carlotta. Chi fa questa scelta per la sua vita, un domani che sarà genitore, come si comporterà? “Se dovessi avere dei figli li lascerei liberi di scegliere – dichiara Luca- credo che debba essere una scelta personale. Sicuramente cercherei di trasmettere i miei valori. I figli, comunque, si crescono in due, quindi dipende anche da cosa penserà la madre.” Ilenia invece ha una posizione leggermente diversa: “Ne abbiamo parlato molto di questa cosa e sicuramente avremo un pediatra che se ne intende. In realtà credo che crescerò i miei figli normalmente facendogli mangiare di tutto. La carne, però, solo se proviene dall’allevamento di famiglia. Appena saranno in grado di capire cosa è giusto e cosa è sbagliato decideranno cosa mangiare.” Carlotta invece è più categorica: “Quando avrò figli, fin dallo svezzamento li abituerò alla dieta vegana perchè voglio che crescano sani.”

PORTAFOGLIO (AL) VERDE? – Nell’immaginario comune il cibo vegano costa molto più di quello tradizionale ed è difficile da reperire. Si è perfino portati a pensare che non ci sia modo di andare a cena fuori con chi segue questo tipo di alimentazione, senza lasciarlo a digiuno. Ma è davvero così?
“Molto cibo vegano è anche biologico – risponde Luca – se si deve fare un confronto tra vegano e non, bisognerebbe farlo tra gli stessi tipi di alimenti. Il cibo vegano biologico costa qualcosa in più, rispetto a quello non biologico,  esattamente come quello biologico non vegano.” Fare la spesa non è un grande problema, frutta e verdura si trovano ovunque e negozi e mercati biologici iniziano ad essere sempre più diffusi: “Qui a Milano è abbastanza semplice mangiare fuori casa – racconta Ilenia – quasi ovunque viene offerto un menù vegano, anche Mc Donald’s ormai ha un panino vegan.” Non è esattamente d’accordo Luca: ” Trovare cibo vegano al fast food non è esattamente semplice. Di solito vai al ristorante e per quanto riguarda i costi, anche qui, dipende da quello che ordini. Insomma, un vegano ed un onnivoro per mangiare possono spendere esattamente le stesse cifre.” Tuttavia, quando si trova a viaggiare all’estero non sempre è facile. In molti Paesi non c’è la cultura del vegetale e trovare dove mangiare è difficile. “Quando sei all’estero, se possibile, è preferibile trovare una soluzione di soggiorno che ti consenta di cucinare da solo. Puoi sempre trovare un mercato in cui comprare frutta e verdura.”

CONVIVERE CON GLI ONNIVORI – “A me non dà fastidio se qualcuno mangia la carne – confessa Luca – mi infastidisco quando mi iniziano a dire che non so cosa mi perdo, che per una volta non succede nulla e cose simili. Ho fatto una scelta per la mia vita, mi fa stare bene.” Quando un onnivoro ed un vegano si siedono intorno ad un tavolo ci si aspetta che il secondo inizi a far questioni se l’altro mangiasse carne, a volte non è così, altre sì. “A casa mia si mangia vegano, se un onnivoro viene da noi sa che non troverà carne – dice Carlotta -difficilmente vado a mangiare a casa di chi non mangia vegano, perchè di solito non fanno attenzione quando cucinano e vedere qualcuno che mangia carne mi disturba. Ammetto, però, che inizialmente io e mio fratello ogni tanto mangiavamo la carne, soprattutto quando ci trovavamo a casa di amici o in compagnia, perché ci vergognavamo un po’. Adesso, se so di dover rimanere fuori casa per pranzo, ad esempio quando ho le lezioni all’università, mi porto qualcosa, così sono sicura di mangiare vegan. Non mi va di dare soldi a chi usa anche la carne, tipo le pizzerie che magari ti fanno la pizza con le verdure e vicino trovi la pizza con la salsiccia. A volte mi porto il cibo anche se vado a mangiare dagli onnivori, ovviamente da quelli con cui ho più confidenza.”

Uomo vegan

INDIETRO NON SI TORNA – Chi diventa vegano, tornerebbe mai indietro?
Assolutamente no! Io e la mia famiglia abbiamo fatto una scelta di civiltà – esclama Carlotta –  per noi è importante nutrirci senza far del male ad altri esseri viventi e nel rispetto dell’ambiente. I miei amici sono quasi tutti vegani e vegetariani, con quest’ultimi dialogo spesso sull’importanza di diventare vegani, è una questione di coerenza. Non puoi dire di essere vegetariano perchè non vuoi fare del male agli animali, ma consumare i loro derivati. Le filiere di produzione sono le stesse. Se non fossi convinta della mia scelta non perderei tempo a dialogare.”

Non tornerei indietro, non mi mancano carne e formaggio – dichiara Luca – anche se a me la carne piaceva. Sono convinto della mia scelta. Tuttavia, per me è importante essere in salute. Se il mio medico mi dicesse che devo tornare a mangiare carne, prima sentirei un altro medico, valuterei ed infine, se non c’è scelta, tornerei a mangiare carne o i suoi derivati. Però ne farei un consumo consapevole.”

I vegani sono tanti e vari esattamente come gli onnivori. Avere un vegano seduto alla propria tavola è un’esperienza che prima o poi tutti dovremo provare, visto che il numero delle persone che fanno questa scelta continua a crescere sempre più. Quindi tenetevi pronti a saccheggiare il reparto ortofrutta del vostro supermercato di fiducia e ricordate, un vegano non mangia derivati animali. Latte, uova e miele inclusi!

di Silvia Stentella

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