Il Distretto del Cinema è realtà: al Montanara cultura e formazione

PARTITO ANCHE IL CORSO DI ALTA FORMAZIONE PER VIDEOMAKER: 16 I PRIMI STUDENTI AMMESSI

centro cinemaIl vecchio edificio in via Mafalda di Savoia ha ripreso vita. Niente più pareti imbrattate, polvere o tetti pericolanti: è nato il nuovo centro dedicato al cinema e i suoi talenti, inaugurato lo scorso giovedì 30 marzo, con la benedizione della struttura di don Umberto Cocconi e il seguente taglio del nastro del sindaco Federico Pizzarotti. Dopo sei mesi di cantiere e 420.000 euro stanziati per i lavori, il polo è già in funzione e accoglie gli studenti del Corso di alta formazione in cinema documentario e sperimentale, partito lunedì 27 marzo con grande entusiasmo.

Presenti all’inaugurazione del nuovo Distretto del Cinema tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione e che lavoreranno ancora in sinergia per far crescere questo luogo culturale. “Siamo tutti molto soddisfatti, da qui dobbiamo partire per farlo vivere e funzionare” ha detto il sindaco Pizzarotti, prima di lasciare la parola agli assessori comunali Michele Alinovi (Lavori pubblici), Giovanni Marani (Politiche giovanili) e Laura Maria Ferraris (Cultura). Presenti anche Roberta Lasagna, presidente di Prospettiva SCS, Michele Guerra, delegato del rettore per la cultura dell’Università di Parma, e Massimo Mezzetti, assessore regionale con delega a Cultura, Politiche giovanili e Legalità.

UN RISVEGLIO PER IL QUARTIERE- L’edificio ristrutturato, di 1.200 metri quadri, si trova in mezzo al verde del quartiere Montanara e rientra nei lavori di rigenerazione del Centro Cinghio, a due passi dal Cinema Edison. Il programma di recupero dell’edificio risponde alla volontà di dare nuova vita alle zone più periferiche della città e non escluderle da attività ricreative. “La cultura dell’inclusione è sempre stata per Parma un obiettivo a cui tendere- ha detto l’assessore Alinovi-; cultura, formazione e comunità sono tre parole chiave assolute, stiamo lavorando sui quartieri meno fortunati”. I prossimi progetti? Si pensa già alla riqualificazione di Villa Gcentro cinemahidini, per cui si prevede uno stanziamento di due milioni di euro da parte del Comune. Si punta infatti alla coesione sociale di quartiere, ad un risveglio che coinvolga tutti, “anche il fornaio che in questi giorni ha visto aumentare la sua clientela” ha sottolineato sorridendo Giovanni Marani. 

DALLA LEGGE AL PROGETTO REALIZZATO- Il Distretto rappresenta il primo esito della nuova normativa regionale legata alla formazione cinematografica, che diventerà anche un punto di riferimento per tutta la regione, come ha ricordato Mezzetti. Dalla legge all’idea nata attorno a un tavolo, quando già c’erano entusiasmo e prospettive di realizzazione. Oggi si spera, ha rimarcato ancora Marani, “non vi sia mai la tentazione da parte di nessuno di governare questo posto, ma sempre la volontà di farlo crescere, di discutere e lasciare che le cose possano accadere nel migliore dei modi possibili”. Tutti, particolarmente emozionati per il risultato, hanno inoltre rievocato aneddoti legati ai primi momenti, quando l’edificio era ancora occupato e “c’era gente che vi dormiva. Eppure, nessuno di noi -ha invece ricordato l’assessore Ferraris- ha mai pensato per un momento di girare le spalle e abbandonare il difficile tentativo di recupero”. Fondamentale il contributo di Iren, che, come ha precisato il sindaco, ha versato 200.000 euro per i lavori e 110.000 euro per l’acquisto delle attrezzature audio- video.

centro cinema“SIATE PIONERI IN UN VILLAGGIO WESTERN”- La novità del Corso di alta formazione è il fatto di essere legato all’Università di Parma al di fuori delle classiche aule di studio. Qui entrano in gioco momenti di condivisione e di relazione anche con l’esterno. “Ho visto negli occhi dei ragazzi l’emozione di essere i primi a sperimentare questo progetto” ha detto il professor Guerra, sottolineando anche la sinergia tra alta formazione e città. A metà tra competenza pratica e teoria, il corso è strutturato in 730 ore di lezione per un periodo che va da marzo a dicembre, con una pausa estiva nel mese di agosto: 5 giorni a settimana, 6 ore al giorno. L’obiettivo? Creare una figura di film-maker completo, che sappia controllare le varie fasi della produzione e tutto quello che serve per poter realizzare un film oggi. Il corso è finanziato dalla Regione tramite voucher pagati ai 16 studenti ammessi. Sono arrivate 134 richieste, un risultato straordinario per un progetto ancora vergine, ma “16 era il numero che secondo noi poteva essere adatto a non affollare troppo le tecnologie che abbiamo e a creare alla fine 4 gruppi da 4 che lavorassero ad altrettanti film come lavoro finale”, ha infine spiegato Guerra. Gli studenti, diversi tra loro per esperienze di studio e provenienti da tante città dell’Emilia-Romagna, sono stati scelti per la possibilità di entrare in osmosi e di fare squadra.

Per la realizzazione del progetto hanno aderito e collaborato in sinergia diverse attività: Università degli studi di Parma, Solares Fondazione delle Arti, Aps On/Off, Forma Futuro, Liceo Attilio Bertolucci, Liceo Paolo Toschi, Istituto Comprensivo Salvo D’Acquisto, Cooperativa Sociale Gruppo Scuola, Associazione Montanara Insieme, Associazione Culturale Kinoki.

di Felicia Vinciguerra

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