Pasta alla Pier: pesto, pomodorini e tonno

PAROLA D'ORDINE "POCA SPESA TANTA RESA". LA RICETTA FUORISEDE DI QUESTA SETTIMANA È PERFETTA PER QUANDO GLI AMICI SI AUTOINVITANO E IL FRIGO HA L'ECO.

 

Sapete qual è il modo migliore per mangiare bene se non volete cucinare? Farsi invitare dagli amici!

Quando però gli amici sono fuorisede come voi e non gestiscono certo un ristorante stellato, sarebbe almeno il caso di aiutarli in cucina – fate un piccolo sforzo, vi stanno nutrendo dopotutto. Chissà che per osmosi non vi resti attaccata qualche nozione culinaria.

Imparata durante una serata ‘pasta, amici e partita’, la ricetta di oggi proviene dalle sapienti mani di un amico sardo (se non avete un sardo nella vostra vita, trovatelo!). Ricordate: quando la fame pazzesca incontra un degno rappresentante della Sardegna, esce la pasta alla carlofortina. La gratitudine però era troppa. Il caro ragazzo che sfama gli amici nelle tristi sere infrasettimanali meritava un riconoscimento. Perché non intitolargli la ricetta? È  nata così la pasta alla Pier. Replicarla non sarà poi così difficile. Promesso.

INGREDIENTI E UTENSILI ( le quantità seguono l’antico metodo cinese “quanto ne vuoi, vai a occhio”)

  • Tonno in scatola;
  • Pomodorini ciliegini;
  • Pesto, rigorosamente industriale;
  • Pasta, possibilmente corta;

Vi serviranno: un tagliere, una pentola, una padella, un cucchiaio di legno – se avete la Marisa, la spatolina in silicone, siete una spanna sopra gli altri.

PROCEDIMENTO

Mettete su l’acqua per la pasta: “quando la guardi non bolle mai”, ma se nel mentre preparate il sugo vedrete che sarà pronta in un attimo. Lavate i pomodorini e tagliateli in quattro spicchi. Usate il tagliere, grazie: non vogliamo feriti gravi. Mettete un filo d’olio nella padella e accendete il fuoco. Prendete il tonno, sgocciolatelo, sminuzzatelo con la forchetta – fate briciole di tonno, per capirci – e mettetelo in padella. Fuoco medio, mi raccomando. Dopo qualche minuto, aggiungete i pomodorini tagliati, amalgamate e fate cuocere.

Guardate che l’acqua bolle eh, buttate la pasta che è meglio.

Quando i pomodorini sono pronti (si deve ottenere un bel sughetto), aprite il vostro vasetto di pesto dozzinale e aggiungetelo agli ingredienti. Col cucchiaio non si riesce mai a prendere il sugo che rimane al fondo di quei barattoli infernali: guai a voi se lo lasciate lì! Aggiungete un po’ d’acqua di cottura, chiudete per bene il barattolo e shackeratelo come solo un bartender sa fare. Versate infine il contenuto nella padella. Avrete più pesto nel sugo, senza averne sprecato nemmeno una goccia.

A questo punto abbassate il fuoco e fate cuocere ancora un paio di muniti. Quando la pasta è pronta, scolatela. Unite poi il sugo e girate per bene…et voilà! La pasta alla Pier è pronta.

Consiglio: se proprio volete esagerare, un bel bicchiere di vino bianco è ‘la morte sua’. Sì che siamo fuorisede, ma fate una colletta! Per il vino vale sempre la pena.

 

di Bianca Trombelli

 

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