Festival dello Sviluppo Sostenibile: le startup etiche protagoniste dell’ultimo incontro

IL SIGNIFICATO E L'IMPORTANZA DELL'IMPRENDITORIALITÀ SOCIALE ED IMPACT INVESTING

 

Venerdì 2 ottobre, nell’Aula Magna dell’Università di Parma, si è svolto l’ultimo appuntamento del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato a livello nazionale da ASviS, inserendosi così nel contesto degli eventi che vedono Parma capitale italiana della Cultura 2020+21.

Attori principali della mattinata sono stati Nicoletta Paci, Assessora alle Pari opportunità del Comune di Parma; Michele D’Alena, Responsabile dell’Ufficio Immaginazione Civica della Fondazione per l’Innovazione Urbana di Bologna; Federico Disegni, Direttore Generale di Homes4All; Paola Caporossi, fondatrice di Fondazione Etica; Stefano Rossi, Country Manager Italia di Lita.co; Matteo Mannino, co-fondatore della piattaforma glocalworking.com; Mauro Del Barba, Deputato della Repubblica e Presidente di Assobenefit; Samir de Chadarevian del gruppo Organizzativo Festival di Parma/Gist.

Dopo una breve presentazione dei temi centrali del Festival, tra cui l’obbiettivo di una maggiore sostenibilità sociale da raggiungere entro il 2030, il moderatore dell’incontro Samir de Chadarevian delinea ciò che differenzia, nel concreto, una impresa sociale dalle imprese di stampo più tradizionale “l’attività delle imprese sociali – annuncia – si pongono come primo obbiettivo dichiarato, e continuamente monitorato, un maggior benessere sociale che sia condiviso e duraturo nel tempo”.

Con impact investing si intende una vasta molteplicità di investimenti e di progetti i quali assumono, come loro idea di fondo, il fatto che i capitali privati possano contribuire intenzionalmente e positivamente sulla società e sul territorio circostante e, allo stesso tempo, generare un rendiconto economico. I soggetti che hanno facoltà di eseguire un simile modello di investimento sono diversi: dalle cooperative, alle organizzazioni no profit, alle imprese sociali. Questo ultimo tipo di impresa è quella che condivide le maggiori affinità con la mission dell’impact investing, essendo per statuto un ente privato, non a scopo di lucro, che fa dell’interesse generale e civico la finalità stabile della sua azione.

PROGETTI PARTECIPATIVI – Il progetto che racconta Paola Caporossi, Luci nel Parco, rientra nell’ambito delle politiche sociali e di civic engagement (progetti partecipativi). Partendo da una constatazione riguardo le politiche sociali odierne, le quali non funzionato del tutto, hanno dato il via ad un esperimento, un approccio nuovo in cui sociale ed economico si mescolano facendo sì che l’investimento sociale sia in grado di portare un beneficio concreto alla stessa società. “L’obbiettivo del progetto – dichiara la Caporossi – è la rigenerazione di un immobile pubblico, mostrandone i vantaggi che si possono acquisire seguendo le linee dell’impact investing. Il primo edificio su cui abbiamo lavorato – prosegue – era un ex orfanotrofio datoci in concessione dalla regione Toscana, nel Parco naturale della Maremma. Recuperato e ristrutturato, è divenuto una “Rist’Osteria”, data in gestione ad una cooperativa sociale, ed inaugurata il primo agosto 2020”.

Il beneficio dato alla zona dove è situato è stata la sua rivitalizzazione, inoltre le persone che ci lavorano hanno aumentato la loro qualità di vita. La replicabilità è un altro ingrediente importante del progetto. “Non volevamo creare un progetto chiuso su sé stesso – aggiunge – ma che fosse replicabile in altre parti di Italia”. La parte finanziaria è l’ingrediente più innovativo. Non c’è stato nessun tipo di investimento pubblico né di banche o filantropi, tutto è stato finanziato tramite il risparmio privato.

EMERGENZA ABITATIVA- Federico Disegni pone il tema dell’emergenza abitativa. Homes4all è una housing sociale che promuove la rigenerazione urbana attraverso l’intervento di investitori privati. “Attraverso questi investimenti – spiega Disegni – si acquistano delle case, prima che vengano messe all’asta, riqualificate e poi re-immesse sul mercato degli affitti, ad un prezzo calmierato, con l’aiuto dei servizi sociali e della associazione Acmos che si occupa dell’inserimento dei nuclei famigliari. Il rendimento primario di questa startup è etico, ad alto impatto sociale e replicabile in tutta Italia. Nostro partner capofila è la Città di Torino”.

Il modello di business che prevede Homes4all prevede due distinte possibilità, ossia, si può diventare soci, oppure affidargli in gestione uno o più immobili di proprietà così da metterli a frutto per l’intera società.

homes4all

VICINI AL PICCOLO COMMERCIO – Michele D’Avena ci parla di una startup dal nome Consegne Etiche, “la nostra missione – argomenta D’Avena – è quella di creare una alternativa più etica alle grandi catene di distribuzione, che sia dalla parte dei commercianti e per la tutela del lavoro”. I commercianti potranno aderire gratuitamente al progetto, riders oltre ad avere una paga migliore avranno anche ogni tipo di garanzia a livello infortunistico che spesso viene a mancare nei contratti più comuni. Il sito di riferimento è stato aperto il 17 settembre e le prime consegne partiranno nel mese di ottobre 2020. “Ad oggi hanno aderito tre mercati rionali, cinque librerie e alcuni commercianti – prosegue – sono in attivazione collaborazioni con due supermercati Coop Allenza 3.0, nove biblioteche e l’Associazione Panificatori di Bologna”.

glocal working

AGEVOLARE LO SMARTWORKING – Del più che mai attuale tema dello smartworking parla poi Matteo Mannino di glocal-working.com. L’accento del discorso si sposta sui tre punti che fanno da base di questo progetto: implementazione dello smart working attraverso nuove norme che possano regolare al meglio questo ambito; la creazione di incentivi per i global workers, sopratutto per tutti quei “lavoratori agili” che decidono di trasferirsi nei piccoli comuni italiani; in terza battuta servirebbe una innovazione strutturale e digitale in quei luoghi del Paese che ne sono ancora sprovvisti così da creare un coinvolgimento maggiore anche dei più giovani.

Il Glocalworking è un movimento per la promozione di una società sostenibile e inclusiva, che attraverso lo sviluppo di nuovi modelli di lavoro digitale riequilibri il divario tra grandi città e piccoli centri, creando un patto intergenerazionale che sostenga cultura e valori locali. “Crediamo che per riuscire al meglio in questa transizione possa servire uno strumento – spiega Mannino – che possa facilitare le istituzioni e le aziende locali a offrire servizi, per questo stiamo lavorando sulla creazione di un portale che abbia profili di ogni Comune cosi che possa agire in sinergia con le altre realtà che operano nella stessa direzione provando, inoltre, a ripopolare i piccoli borghi italiani”.

CROWDFUNDING – Dopo questa carrellata di interessanti e innovative startup, Stefano Rossi presenta uno strumento finanziario nuovo: Lita.co primo portale di Equity Crowdfunding dedicato all’impact investing. “Lita – chiarisce Rossi – è uno strumento per andare incontro alle esigenze di chi vuole fare impact investing attraverso una piattaforma digitale internazionale e di facile fruizione capace di aprire nuove fonti di finanziamento responsabile e trasparente”. La sostenibilità economica sta al centro di questo sito web, attraverso cui ogni cittadino può investire in imprese sociali e divenirne socio, ampliando così la possibilità di benessere territoriale ricevendone in cambio un ritorno economico ed etico da non sottovalutare.

PARMA PER IL SOCIALE E SOLIDALE – Il punto sul territorio parmigiano viene delineato dall’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma, Nicoletta Paci. “Il nostro territorio ha un grande numero di attività che si occupano di investimento sociale e solidale, il Comune – puntualizza l’Assessora – deve agire come catalizzatore, proponendo nuove soluzioni e sostenendo lo sviluppo di queste nuove realtà. Nonostante il periodo che stiamo passando non sia dei migliori si è notata, fortunatamente, una grande attività e creatività nel campo dei servizi e dello sviluppo sostenibile. Parma – continua – è ricca di attività volte alla migliore sostenibilità sociale e ambientale, penso ai gruppi di acquisto solidale ma non solo. Il Comune, inoltre, si è adattato all’emergenza Covid con un nuovo assetto votato allo smartworking arrivato alle 500 unità”.

CAMBIARE MODELLO DI SVILUPPO- L’Onorevole Mauro del Barba, promotore e firmatario di un Disegno di Legge che prevede l’introduzione dello Sviluppo Sostenibile nella Carta Costituzionale, nonché presidente di AssoBenefit, ente che riunisce tutte le associazioni benefit del Paese, spiega infine l’importanza di rivedere il modello attuale di sviluppo economico e sociale.

“Parma è un luogo importante per l’iniziativa benefit – afferma del Barba – quello che si sta cercando di fare è rendere sostenibile il nostro modello di sviluppo economico. Ci siamo resi conto che l’attuale modello non lo sia, o perlomeno abbia dei buchi. Servono dei cambiamenti che partano dal rispondere al bisogno delle persone, lo Stato ha il dovere di partecipare a questo processo assieme alle imprese, al terzo settore e alle singole famiglie. C’è il bisogno di nuovi spazi di mercato dove immettere le startup e altri progetti etici, sostenibili e inclusivi che possano aumentare la qualità di vita dei cittadini in modo da impattare positivamente sul territorio. Le società benefit – conclude – sono quelle imprese che scelgono di inserire nel proprio statuto il bene comune, sociale ed ambientale oltre alla mera divisione dei profitti che caratterizza le imprese tradizionali”. Mettere al centro i bisogni, e non solo l’utile o il profitto, è il senso primario dell’imprenditoria sociale e dell’impact investing. “C’è la necessità di imprese nuove con valori diversi e quelle presentate oggi ne sono un esempio”.

Al termine del dibattito rimane una suggestione che volge verso un pensiero sistemico, il quale metta al centro i bisogni degli individui, della società e la protezione dell’ambiente. L’Italia ha bisogno di fare un “balzo” verso il futuro e in questo senso le nuove realtà e le nuove idee esposte in questa settimana nell’Aula Magna dell’Università di Parma non possono che lasciarci positivi e curiosi di vederne lo sviluppo.

L’ultima parola va a Alessio Malcevschi a cui spettano i saluti istituzionali. Oltre a dare appuntamento all’anno prossimo, dove si potranno vedere i nuovi frutti del lavoro e degli impegni accordati, ricorda il motto di AsviS, #oradiagire, puntando sulla sinergia di più realtà. “La governance generale deve essere affidata sia alle istituzioni pubbliche, come alle associazioni e alle imprese in modo da poter migliorare società e territorio in nome di una efficacia di azione che sarà poi giudicata dai nostri figli”.

di Stefano Martini 

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