Gli esteri raccontati su Instagram: chi è bene seguire?

Ucraina, Cina, Afghanistan, Stati Uniti: ecco i giornalisti che meritano il follow di chi vuole tenersi aggiornato sulla situazione mondiale anche grazie ai social

Il mobile Journalism regna sovrano. Un nuovo modo per raccontare la notizia attraverso i dispositivi mobili. Instagram e Twitter diventano strumenti di lavoro per il giornalista che deve essere sempre connesso, pronto a raccontare in tempo reale ciò che avviene anche dall’altra parte del mondo. La bassa soglia di attenzione dell’utente, però, è un problema concreto con cui il giornalismo deve fare i conti ogni giorno. Come? I nuovi media sono lo strumento per attirare l’attenzione e rendere più appetibile l’informazione. Con l’aggiunta di immagini e video, la notizia viene recepita in modo più immediato e interattivo.

Dove possiamo trovare, quindi, aggiornamenti in tempo reale su Ucraina, Afghanistan o Sud America? In questo articolo troverete alcuni dei giornalisti di esteri più affidabili e attivi sui social, con racconti precisi e puntuali di varie realtà: dall’Ucraina, all’Afghanistan alla Cina.

VALERIO NICOLOSI (@valerionicolosi)

Poco noto alle grandi masse – nonostante i suoi 150mila seguaci su Instagram – il profilo di Valerio Nicolosi è diventato fondamentale negli ultimi giorni per ricevere aggiornamenti puntuali e affidabili da Kyiv.

Redattore per la rivista Micromega, fotoreporter e regista, Nicolosi nasce come esperto di rotte migratorie e si è particolarmente interessato di Palestina e Striscia di Gaza in passato. Autore di diversi libri, in questi giorni Nicolosi si ritrova inviato di guerra in Ucraina quasi per caso: arrivato sul territorio (inconsapevolmente) la sera stessa in cui sarebbero iniziati i conflitti è diventato in poche ora una delle voci più seguite da follower e media italiani per capire le tensioni geopolitiche nel conflitto contro la Russia e la situazione nella capitale.

Sul suo profilo Instagram dominano le immagini che raccontano quanto succede nel paese, situazioni che possono essere seguite anche attraverso l’ascolto di un podcast disponibile da due giorni, L’Assedio di Kiev, una produzione ascoltabile su Spreaker e Spotify, piattaforma nella quale è entrato nella classifica dei podcast più ascoltati a soli due giorni dalla pubblicazione.

FRANCESCA MANNOCCHI (@francescamannocchi)

È una giornalista e documentarista italiana. Gli argomenti che tratta sui social e sulle testate giornalistiche sono immigrazione e conflitti. Collabora con numerose testate nazionali – tra cui L’Espresso – e testate internazionali.
Attraverso il suo account Instagram si possono osservare foto e video di vita quotidiana a Kabul, Libano e Iraq (Qaraqosh, Mosul).

Attualmente è inviata in Ucraina dall’emittente La7 per raccontare passo per passo ciò che sta succedendo. Prima a Kramatorsk – capoluogo della Repubblica Popolare di Doneck – e dopo a Kyiv, vive e racconta la situazione per il Tg7, ed è stata ospite nel programma Atlantide- storie di uomini di mondi e a #Propagandalive. Racconta l’aria che si respira in Ucraina e come il popolo ucraino ha dovuto attivarsi per scappare o per affrontare la guerra.

Sul suo profilo è possibile trovare degli scorci del reportage voluto dall’emittente La7n e presentato in esclusiva a #PropagandaLive: un servizio che racconta le milizie armate contro i Talebani, gli aiuti umanitari e il primo volo dei cittadini afgani portati in Italia.

Inoltre, collabora in modo attivo con Chora Media, nuova Podcast company italiana. Due sono i podcast disponibili e gratuiti in cui tratta del Libano e dell’Afghanistan. Nel podcast Voci da Beirut narra ciò che avviene nella capitale libanese attraverso le storie dei cittadini in presa diretta.

Da martedì 15 febbraio inoltre si possono ascoltare i primi appuntamenti di Voci dall’Afghanistan, un racconto a sei mesi dalla presa di potere dei Talebani col quale Mannocchi parla dei cambiamenti del paese. Ogni settimana una nuova puntata vi aspetta per scoprire l’Afghanistan. I podcast sono disponibili su Spotify, Spreaker e Apple Podcast.
Nel 2018, dopo la liberazione di Mosul (tre anni di occupazione islamica) ha diretto e sceneggiato un documentario con il fotografo Alessio Romenzi, “Isis, Tomorrow” presentato alla 75° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

Nella sua carriera, ha vinto molti premi tra cui il Premio Giustolisi con un’inchiesta sul traffico di migranti e sulle carceri libiche, il Premiolino 2016, il Premio Ischia e il Premio Colombe d’Oro per la Pace.
Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo Io Khaled vendo uomini e sono innocente, (edito da Einaudi) che ha vinto il premio Estense.

Si era già approcciata alla scrittura con Porti ciascuno la sua colpa in cui racconta l’ISIS, (edizioni Laterza) e ha collaborato con l’illustratore Gianluca Costantini per la realizzazione del volume di Graphic Journalism, Libia, edito con Mondadori.
Anche dal suo account Twitter ci tiene aggiornati attraverso le ricondivisioni di post sulla situazione critica che sta vivendo l’Ucraina, su ciò che avviene in Afghanistan, Iraq, Syria.

EMILIO MOLA (@emiliomola1)

Emilio Mola utilizza i propri social per condividere “fatti e pareri non richiesti ( anche su richiesta)”, questa la descrizione che si trova sul suo profilo Instagram. La sua carriera social parte da Facebook, dove tutt’ora è molto seguito, ma sbarca anche su Instagram dove viene apprezzato da 546 milioni di followers.

Instagram, ormai, è una piattaforma che dà molte possibilità: dalle storie in tempo reale, ai video fino a raccogliere le storie in evidenza che raggruppano più video insieme. Strumenti che Emilio Mola utilizza quotidianamente. Sul suo Instagram è possibile trovare tutte le informazioni spiegate nel modo più semplice possibile sulla situazione Russia-Ucraina: dall’inizio delle tensioni, fino allo scoppio della guerra, è riuscito a spiegare tutti gli avvenimenti, i retroscena e i meccanismi dietro a questa crisi geopolitica in modo semplice chiaro, coinciso e senza giri di parole pur non essendo inviato sul campo.

Nelle sue stories in evidenza si trovano video-spiegazioni dove risponde a tutte le domande che ciascuno si è posto e si pone: cosa facciamo in caso di guerra? Cosa comporta il riconoscimento delle repubbliche di Lugansk e Donbass? Cosa farà il governo italiano?.

Se volete saperne di più sulla storia dell’Ucraina, sul rapporto con la Russia e con l’Europa e su tutto ciò che ha portato a questo momento potete iniziare con le stories in evidenza intitolate Crisi Russia Ucraina e Guerra di Emilio Mola.

CECILIA SALA (@ceciliasala)

Attualmente firma de Il Foglio, Cecilia Sala gode di un profilo Instagram molto seguito. Grazie all’uso di post e storie in evidenza accompagnate da testi e immagini, Cecilia Sala vuole raccontare il giornalismo principalmente dal racconto delle crisi internazionali e geopolitiche.

Con l’arrivo della guerra, è tornata in Ucraina – non senza difficoltà visto che lo spazio areo è stato chiuso (il suo viaggio è reperibile anche sul suo instagram) – per raccontare in presa diretta l’aria che si respira in questo momento delle zone più periferiche e nella capitale. Possiamo trovare notizie in tempo reale sul suo profilo Instagram e ogni giorno registra le puntate del suo podcast Stories direttamente da Kyiv.

Proprio grazie al podcast prodotto da Chora media vengono raccontate notizie dall’estero quotidianamente attraverso un aneddoto, un contesto sociale o una persona. Tra i suoi altri lavori di podcasting troviamo anche Polvereil caso Marta Russo scritto e narrato in collaborazione con Chiara Lalli per Huffpost Italia.

Nel suo profilo si possono trovare alcuni reportage dall’Afghanistan dove si è recata lei stessa per documentare la conquista da parte dei Talebani della capitale Kabul, oltre alle attuali tensioni tra Russia e Ucraina.

DANIELE RAINIERI (@daniele.rainieri)

Non si trovano molte foto e video, ma le stories in evidenza raccontano quotidianamente i suoi viaggi in Ucraina, Afghanistan, Siria e Iraq.

Proprio al fronte ucraino-russo ha filmato milizie volontarie che fino a pochi giorni fa si addestravano per fronteggiare il nemico da Mosca e in questi giorni si muove tra le zone più colpite dall’avanzata di Putin sul territorio ucraino . A Kabul racconta, da Kuwait airport, l’evacuazione degli afgani che scelgono di scappare dal potere talebano, mentre dalla Siria documenta come si vive nove anni dopo la guerra civile. Collabora attivamente con Il Foglio, dove si possono leggere tutti i suoi reportage.

GIAMMARCO SICURO (@giammarcosicuro)

Video, foto e stories in evidenza sono tasselli di un puzzle che racconta la vita quotidiana dell’Afghanistan. Si trovano foto di bambini resi invalidi, interviste alle donne afghane che hanno perso la loro libertà dopo il ritorno dei Talebani e il racconto di famiglie rovinate dall’utilizzo dei droni americani per attacchi a obiettivi mirati. Sul suo profilo Instagram, giorno per giorno, Daniele Sicuro ci accompagna a vivere una realtà diversa dalla nostra.

Inoltre, è stato inviato speciale in Afghanistan per il Tg2 per raccontare la realtà, dal momento del volo in partenza fino al momento dell’arrivo e ingresso negli ospedali di Emergency a Kabul.

Utilizza Instagram anche per avviare raccolte fondi. Sul suo profilo social si può donare per Cospe-together for change, ONG Afgana il cui scopo è quello di organizzare scuole clandestine.
Fuori dalla sfera social è anche autore del libro L’anno dell’alpaca, edito da Gemma Edizione, che narra ciò che avviene dopo l’inizio della pandemia dal Perù, Brasile e Messico, passando per la Spagna e arrivando fino alla Corea del Sud.

FRANCESCO COSTA (@francecocosta21)

Già vicedirettore de Il Post, Francesco Costa è anche saggista e blogger, molto popolare su Instagram che rende partecipi i followers di tutti i progetti a cui prende parte. L’autore di Questa è l’America e Una storia americana (editi entrambi da Mondadori) utilizza una serie di interventi – sia sotto forma di post che di storie in evidenza – alternando foto, video e reel su vari argomenti provenienti dagli Stati Uniti: la storia, i luoghi, la politica, l’analisi delle campagne elettorali, i discorsi politici, ma anche le conseguenze dell’uso legittimo della marjuana fino agli eventi sportivi.

Su Instagram è possibile trovare storie in evidenza molto dettagliate su argomenti diversi tra loro. Costa principalmente analizza domande e risposte a dibattiti, interviste durante l’ultima campagna elettorale e tratta di razzismo sistematico in America, ma si trova anche un approfondimento sulla situazione afgana attuale. Inoltre, propone dei consigli di lettura per conoscere meglio la società americana.

Tra le produzioni attuali c’è il podcast Morning disponibile tutte le mattine per i lettori abbonati de Il Post mentre ha recentemente prodotto per DAZN il documentario The American Way, dedicato alla storia dell’evento sportivo più seguito degli Stati Uniti: il Superbowl.

Dal 2015 è autore del progetto giornalistico autonomo e indipendente sulla società e sulla politica americana con il format di newsletter intitolato Da Costa a Costa. Nel 2016 questo lavoro è diventato anche uno dei primi podcast italiani ed è arrivato fino alla quarta stagione grazie anche alle donazioni facoltative degli ascoltatori. L’innovazione di questo podcast si basava proprio sulla possibilità di donare soldi per finanziare i viaggi del giornalista che raccoglieva nuovo materiale per il progetto radio diffuso su internet.

VERONICA FERNANDES (@v_fernandes14)

Pochi followers su Instagram, ma tanti contenuti che affrontano tematiche diverse e raccontano storie che avvengono in tutto il mondo, dalla situazione Covid in Sudafrica fino alle storie dei sopravvissuti al crollo delle Torri Gemelle. Fernandes è in prima linea anche nel racconto delle diaspore e del mondo delle donne.

Tra foto, stories in evidenza e video si possono intravedere i progetti su cui ha lavorato come giornalista di Rainews24: le video-interviste reperibili sul suo profilo social ci fanno conoscere persone, luoghi e storie. Ha raccontato i funerali dell’arcivescovo Desmond Tutu e anche l’impatto della variante Omicron in Sudafrica attraverso la storia di Joanie Fredericks, community leader di Tafelsig, una township alle porte di Cape Town. Se si scrolla sul profilo Instagram si arriva anche negli Stati Uniti per ascoltare le parole di Danny Jiji, uomo sopravvissuto al crollo delle Torri Gemelle che durante gli anniversari torna a ricordare i colleghi.

È possibile reperire anche un suo intervento a TedxVicenza intitolato Liberare le storie dal silenzio. “Nel suo talk ci parla del lavoro di un giornalista, che è quello di raccontare. Attraverso un ascolto vero e la creazione di un rapporto fondato su comuni esperienze di vita, Veronica riesce a entrare in sintonia con i soggetti delle sue interviste e a ricavarne contenuti di grande valore.”, questo si legge dal sito di TedxVicenza durante la presentazione del suo incontro.

SIMONE PIERANNI (@simopieranni)

Noto per i suoi contribuiti dalla Cina per il Il Manifesto e L’Espresso, Simone Pieranni sceglie di raccontare le notizie sul suo profilo con l’uso di storie in evidenza accompagnate da testi, immagini e video, oltre a un feed che può vantare diverse videorecensioni di libri e alcune dirette.

Assieme a Giada Messetti è uno dei due creatori di Risciò, un podcast prodotto da Piano P. e ascoltabile sulla maggiori piattaforme di streaming: in dieci puntate vuole raccontare l’attualità cinese, dalla figura del Presidente Xi Jing Ping alla pandemia da Covid-19.

Ha inoltre scritto La Cina Nuova e Red Mirror: il nostro futuro si scrive in Cina, pubblicati nel 2020 e 2021 per Laterza.

GIADA MESSETTI (@giada_messetti)

Come per Pieranni, anche Giada Messetti è specializzata in interventi dedicati alla Cina, pubblicati per il quotidiano “Domani”. Autodefinitasi una sinologa prestata alla tv, Giada Messetti preferisce dialogare con i propri followers attraverso le stories in evidenza, oltre a dei post all’interno del suo feed dove prendono spazio diversi spezzoni di interventi televisivi e contenuti per la carta stampata.

Oltre alla creazione del podcast Risciò, è autrice televisiva per Carta Bianca (condotto su Rai3 da Bianca Berlinguer) e ha una rubrica tutta sua intitolata Vieni avanti Pechino all’interno di Forrest, in onda ogni venerdì su Radio1. Ha recentemente commentato per Rai Sport le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi Invernali di Pechino da poco concluse.

Vanta anche la pubblicazione di Nella testa del dragone: identità e ambizioni della nuova Cina (2021) mentre prossimamente sarà in libreria con La Cina è già qui, due saggi editi da Mondadori.

di Beatrice Pegoraro e Rebecca Alessi

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