L’artista Elisa Cantarelli dopo We aRe Plastic a Parma arriva terza al Ro Plastic Prize 2023

Il progetto parla di sostenibilità ambientale e di come sia divertente e terapeutico donare una nuova "pelle" agli oggetti utilizzati, come in questo caso con le bottiglie di plastica

L’artista parmense Elisa Cantarelli, dopo aver conquistato Parma con il progetto We Are Plastic, ha partecipato alla quinta edizione del Ro Plastic Prize 2023 a Milano con Accumulation of We aRe Plastic, aggiudicandosi il terzo posto nella categoria Art&collectible design. Anche questo ultimo progetto ha l’obiettivo di veicolare un messaggio di sostenibilità e riciclo, mostrando come si possa donare una nuova “pelle” agli oggetti utilizzati.

Chi è Elisa Cantarelli

Elisa Cantarelli è nata a Fidenza (PR) nel 1981, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Bologna dove ha incontrato Claudio Rosi Degli Espositi, il quale è diventato poi il suo mentore. Nel 2006, ha vinto il premio Nazionale d’Arte partecipando all’Arte Fiera Bologna 2007. Ha collaborato con diverse gallerie, sia in Italia, Regno Unito e Giappone, esponendo poi i suoi progetti da sola ma anche in gruppo in Italia, Francia, Germania, Giappone e Corea del Sud. Nel 2009 si è spostata a Londra dove vive e lavora.

La cifra stilistica di Cantarelli è la tecnica del “Dotting”, ossia un processo meditativo e metodico, dove le gocce di colore cadono tono su tono creando una dimensione tridimensionale, al fine di coinvolgere lo spettatore sia a livello visivo che tattile. Le sue ultime ricerche e progetti sono stati caratterizzati dal tema della sostenibilità, del riuso della plastica, e la trasformazione di oggetti di uso comune, cambiandone l’identità e facendoli diventare parte di un’opera d’arte.

Per Parma Capitale della Cultura 2020+21 ha progettato “We aRe Plastic – Message in a Bottle“, che è stata inizialmente presentata durante la finale della mostra Ro Plastic Prize nel 2020 a Milano.

We aRe Plastic – Message in a Bottle per Parma Capitale della Cultura 2021

Lo scorso anno Cantarelli ha presentato il suo progetto WRP – WITHout esSenza presso il Padiglione di San Marino alla Biennale di Venezia.

We aRe Plastic – WITHout esSENZA per la Biennale di Venezia 2022

We aRe Plastic nasce con l’idea di sottolineare il problema della plastica, puntando al concetto di riuso. Cantarelli si è ispirata al concetto di obliteration, ossia di cancellazione, un processo usato dall’artista giapponese Yayoi Kusama attraverso cui disegnava inizialmente delle reti cancellando le cose negative che lo portavano ad avere delle allucinazioni. Trascorre così tutta la sua vita facendosi salvare dall’arte stessa, e questo dimostra come l’arte possa essere terapeutica e come possa aiutare le persone che soffrono di malattie mentali. L’idea di Cantarelli è usare la tecnica del dotting conferendo una “nuova pelle” agli oggetti e sempre da un punto di vista propositivo.

We aRe Plastic – Il Duomo per il Ro Plastic Prize Milano 2020

Accumulation of We aRe Plastic

Il progetto esposto da Cantarelli alla finale di Ro Plastic Prize è il prototipo di un progetto più grande, a partire da un quadro di 1m per 1m, composto dagli scarti di pezzi di bottiglie usate. Una volta tagliate e assemblate come un puzzle, sono state “puntinate” e incise riprendendo alcuni messaggi scritti su dei fogli di carta e posti all’interno delle bottiglie per il progetto di Parma Capitale della Cultura 2020+21 ma anche da alcuni workshop fatti a Londra, frasi sia in italiano che in inglese.

Frase: We aRe Plastic

La richiesta che Cantarelli fa al visitatore è molto semplice: accendere la torcia del cellulare illuminando i puntini, cercando di capire le frasi scritte, le cui ombre sono proiettate sullo sfondo bianco per renderle più visibili. Il supporto è riciclato da Macrocoop, e il pannello è uno scarto proveniente dal magazzino sempre di Macrocoop a causa di una stampa sbagliata, visibile sul retro. Questo è solo il prototipo, in quanto il progetto più grande sarebbe ricreare la stessa cosa ma lavorando con scuole e gruppi di persone tramite workshop, ripercorrendo le singole fasi insieme.

L’obiettivo è lanciare un messaggio molto più grande da poter diffondere all’esterno, poiché come dice Cantarelli “non sono mai da sola a lavorare, tutte le volte sono molto interessata a coinvolgere le altre persone perché l’insieme è la forza di tutti i progetti, tante persone insieme possono veicolare un messaggio più grande così come tanti puntini creano una texture, un lavoro di squadra per ogni passaggio. Ritengo che la collaborazione sia fondamentale, soprattutto in questo momento, non tanto per il prodotto finale, che è sicuramente importante, ma per vivere il momento insieme e confrontarsi”.

Frase: Reduce, Reuse, Recycle
Realizzazione finale: Accumulation of We aRe Plastic

Cantarelli continua a lavorare sia a Londra che a Parma, soprattutto tramite i workshop a favore della comunità, a partire dai bambini ma anche coinvolgendo chi è attento al tema della sostenibilità e si vuole mettere in gioco. L’artista ora sta collaborando con We Restart, una charity fondata da due italiane che si occupa di supportare tramite eventi e attività creative chi ha più bisogno: come i rifugiati ucraini, le donne afgane e non solo.

Un premio per sensibilizzare al riciclo, riuso e upcycle della plastica e degli altri materiali

Locandina Fonte: professionearchitetto.it

In occasione del FuoriSalone 2023, a Milano è stata presentata la quinta edizione del Ro Plastic Prize, il premio del RoGuiltlessPlastic ideato e curato dalla gallerista Rossana Olrandi e dalla figlia Nicoletta Orlandi Brugnoni, al fine di sensibilizzare e coinvolgere la comunità verso una tematica importante come quella della sostenibilità.

I partecipanti sono stati oltre 600, provenienti da 73 paesi, con 194 finalisti, a partire da tre categorie: Art&collectible design, Emerging high technology e Inspiring learning project. I progetti finalisti saranno esposti al pubblico dal 17 al 23 aprile, in un’esposizione collettiva curata da Nicoletta Orlandi Brugnoni presso Palazzo Bandello in via Matteo Bandello 22.

Come dichiarato da Nicoletta Orlandi Brugnoni “è un lavoro che dura un intero anno, partendo da un’analisi del settore e del tema per decidere le categorie che lo comporranno, vi è poi il coinvolgimento con le scuole di ogni ordine e grado per lanciare la call”.

Il RoGuiltlessPlastic è un progetto che coinvolge non solo designer e artisti ma anche privati, aziende e istituzioni internazionali. Quest’idea è nata nel 2018 quando la plastica era stata bandita e vista come nemico, così Rossana Orlandi e la figlia hanno deciso di sottolineare la loro tesi secondo cui “plastic is not guilty: abuse and misuse of plastic are the real problems”.

L’artista Elisa Cantarelli ha partecipato nella categoria Art&collectible design arrivando terza. Per lei “è stato bellissimo vedere tanti designer, soprattutto ragazzi giovani, creare opere splendide e innovazioni fantastiche utilizzando materiali non convenzionali. La plastica e i suoi derivati hanno potenzialità incredibili e dobbiamo sfruttarle al meglio, non abusarne come abbiamo fatto finora […] non mi aspettavo di arrivare terza a fronte di tanti progetti di alto livello, e mi sento così onorata di questo traguardo e grata per questo terzo posto e per il successo che ha ottenuto We aRe Plastic”.

di Patricia Iori

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