Il codice di condotta nelle compagnie aeree: la polemica Ita Airways

La compagnia Ita Airways ha stabilito un vero e proprio Galateo per il suo personale. Da come portare barba e capelli, a cosa indossare. Ma è così anche nelle altre compagnie aeree?

La compagnia aerea, di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze dal 2020, ha dettato da poco un codice di comportamento molto severo: come indossare la divisa, quali sono gli atteggiamenti pubblici maggiormente opportuni e come curare barba e capelli. La compagnia precisa che “i piloti devono avere un aspetto impeccabile, elegante, in linea con i valori di Ita Airways”. Più che un codice, sembra essere un vero e proprio Galateo da rispettare con estrema precisione.

Nonostante abbia suscitato delle polemiche, c’è chi proibisce la coda di cavallo o chi vuole lo smalto intonato alla divisa. Infatti, ogni compagnia aerea ha da sempre dei parametri sacri per il proprio personale. Nel 2017 creò scalpore il vademecum di Etihad Airways (allora proprietaria al 49% di Alitalia), in cui alle hostess era stato suggerito di utilizzare della biancheria intima solo bianca o in colori neutri. Così, ha deciso di dotarsi di un codice messo nero su bianco di circa 50 pagine anche Ita Airways, regole di comportamento quasi del tutto ereditate dalla vecchia compagnia.

A pensarci, chi si fiderebbe mai di una persona che entra in cabina di comando con le mani in tasca e il piercing sulla lingua? O semplicemente di una hostess con la ricrescita e non curata, essendo il simbolo per eccellenza dell’eleganza? In questo contesto, l’abito fa il monaco, perché il vestiario influenza fortemente la prima impressione del passeggero, anche non volendo.

Il “galateo” di Ita Airways

Tutti i divieti Fonte: repubblica.it

Secondo Ita, la barba deve essere curata tutti i giorni o rasata, e la lunghezza non deve superare i 5 millimetri. Per chi vuole tenere il pizzetto, invece, è possibile solo se è corto e ordinato, così come i baffi, ma è vietato invece avere il pizzetto e la barba senza baffi.

Particolare attenzione è da dedicare anche ai capelli, sia per i dipendenti femminili che maschili. Devono essere sempre puliti, pettinati e non devono coprire il viso e gli occhi, così come non deve essere visibile la ricrescita dei capelli tinti. Per gli uomini è vietato avere un taglio lungo. Inoltre, il berretto è un accessorio che deve sempre essere portato con sé, indossato o tenuto sottobraccio.

Ita spiega quanto sia importante l’abbigliamento, poiché il personale in uniforme “rappresenta l’immagine dell’azienda, e infatti, la divisa va indossata in modo ineccepibile in ogni circostanza e luogo”.

La giacca deve essere portata sempre abbottonata ogni volta che si ha un contatto con i clienti viaggiatori. Il colletto della camicia deve essere sempre abbottonato e, nel caso in cui il pilota per un qualsiasi motivo non indossi la giacca, deve aggiungere guaina e spalline alla camicia; i pantaloni devono essere sempre portati con la cintura, mentre l’impermeabile mai con il bavero alzato sul collo. Le scarpe permettono alcune alternative: o il modello classico con tacco, di pelle nera, con lacci ma senza ornamenti oppure si possono indossare i mocassini modello college liscio. Le scarpe sportive, seppure di colore nero, non sono ammesse.

Anche gli accessori devono rispettare il codice di Ita Airways. La spilletta va indossata sul bavero sinistro e si può portare solo il modello da loro fornito. Il tesserino aziendale va sempre esposto nelle aree aeroportuali e nel caso in cui non si abbia con sé il cordoncino, se ne può usare uno simile di colore blu scuro o nero. Si possono indossare orologi dalle dimensioni moderate, preferibilmente sportivi, mentre sono vietati di colore bianco e dai colori sgargianti.

Gli uomini non possono indossare gli orecchini, mentre le donne solo perle bianche classiche o i punti luce (dorati o argentati), ma non più grandi di un centimetro. Sono vietati gli orecchini a cerchio o pendenti. Per quanto riguarda gli anelli, massimo due per la donna e per l’uomo, sempre di misure modeste, sia in oro che in argento, ma non possono essere indossati al pollice. Vietati gli anelli con pendenti.

Gli occhiali da sole e da vista non possono essere indossati all’interno degli edifici dell’aeroporto e nemmeno sulla testa o appesi agli abiti. Entrambi devono avere uno stile professionale e classico e possono essere al massimo sorretti da cordoncini di colore blu scuro o nero.

Non sono permessi piercing visibili e nemmeno tatuaggi in vista o gioielli dentali. Ma anche il comportamento dell’equipaggio deve seguire un certo codice: non si può mangiare in presenza dei passeggeri; non si possono indossare le cuffie; non si può masticare la gomma; è vietato fumare in presenza dei passeggeri, ad eccezione delle zone fumatori; non si può stare a braccia conserte in pubblico e nemmeno pubblicare sui propri social foto personali in divisa o in cui si vede il brand Ita Airways (vedi qui).

Polemiche anche nella preselezione di altre compagnie aeree

Un caso molto simile a Ita Airways è avvenuto con il modulo di preselezione online della compagnia aerea italiana Neos, con sede a Somma Lombardo. Per questa compagnia avere figli potrebbe essere veramente un impedimento? In fondo al formulario messo online da Neos, compaiono una serie di domande, in cui viene richiesto di barrare le caselle “sì” o “no”, chiedendo la presenza di lenti a contatto, occhiali, capacità natatoria, figli, tattoo o piercing.

Questionario della Neos Fonte: milano.corriere.it

Luca Stanzione, segretario della Filt Cgil lombarda (Federazione Italiana Lavoratori Trasporti), ha dichiarato che: “Agiremo nelle sedi legali opportune e chiederemo intervento alla consigliera regionale per le pari opportunità, perché è evidente che l’azienda richieda informazioni che attengano alla sfera privata delle persone […] quella domanda, in quel contesto, senza altra precisazione, lascia intendere che l’azienda si tiene il potere di scegliere anche sulla base di quell’informazione […] inoltre, le risposte in origine sono state già barrate sul no”.

Non è tardata ad arrivare la risposta dalla stessa Neos, confermando che quella domanda non avesse nessun intento discriminatorio, soprattutto perché il loro organico comprende almeno una cinquantina di mamme, anche con due o tre figli. Inoltre, la compagnia ha aggiunto che hanno sempre fatto così e che se la cosa suscitasse veramente fastidio e dubbi, si potrebbe provvedere a spostare tale domanda in un altro punto del questionario.

Un episodio ancora più grave è successo con la compagnia Kuwait Airways, dove alcune candidate hostess hanno denunciato di essere state costrette a spogliarsi per controllare la presenza sul loro corpo di nei, cicatrici, voglie e tatuaggi. Inizialmente, sono state respinte tutte le ragazze con occhiali, apparecchi ortodontici, cicatrici visibili o nei e le ragazze considerate in sovrappeso. Inoltre, è stato chiesto ad alcune di loro se fossero disposte a mangiare di più e ad altre di perdere peso.

Questo dimostra come non solo la compagnia Ita Airways, ma anche tante altre abbiano adottato dei metodi che hanno suscitato delle polemiche, costringendo il personale ormai assunto a seguire codici di condotta spesso discutibili. Cosa che, ovviamente, non rende questa pratica più accettabile…

di Patricia Iori

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