Boom di trasferimenti in Arabia Saudita, ricche pensioni per tutti: e Buffon?

Fondo pensioni in aumento nel mondo del pallone: i calciatori eterni in giro per il mondo

Gigi Buffon con i pugni al cielo verso i suoi tifosi – profilo Facebook Gianluigi Buffon

Negli ultimi anni abbiamo assistito all’espatrio in campionati meno blasonati di molti fuoriclasse che, nonostante l’età avanzata, non hanno la forza (o la voglia) di smettere.

Gianluigi Buffon 

Deciderò di ritirarmi quando mi sarò stufato, ma potrebbe capitare solo nel momento in cui il Parma sarà di nuovo in A e non avessi altri obiettivi” – aveva dichiarato Buffon a Tuttosport (qui), dopo la vittoria contro la Reggina nell’ormai lontano marzo. La stagione 2022-23 si è conclusa, per il Parma il 3 giugno, con l’uscita dai playoff per mano del Cagliari di Claudio Ranieri (neopromossa in A). L’obiettivo del portiere campione del mondo, quindi, non è stato raggiunto.  

Il suo contratto in scadenza nel 2024 lo vedrebbe per un altro anno a difendere i pali dei crociati, con la possibilità di ritentare la promozione in Serie A – in modo tale da esaudire il suo ultimo desiderio da calciatore.  

Gigi deve però fare i conti con la sua carta d’identità. A 45 anni ha dimostrato di poter tenere testa al campionato cadetto, ma quest’anno più di qualche acciacco si è fatto sentire: 19 il totale delle partite disputate che, facendo un breve calcolo, non equivalgono nemmeno a metà stagione.  

Ecco perché il capitano parmigiano starebbe pensando a un suo futuro da dirigente, anticipando, pertanto, il suo ritiro dal calcio giocato. “Anticipando” si fa per dire ovviamente: Buffon è diventato il calciatore europeo più anziano ancora in attività; in carriera ha stracciato qualsiasi tipo di record di club e nazionale. Per molti è il portiere più forte di tutti i tempi e da italiani difficile dirne il contrario. 

Le prospettive future non sono state ancora decise. Buffon si trova in vacanza a riflettere; comunicherà la sua scelta nei prossimi giorni, probabilmente quando avrà luogo il primo ritiro estivo del Parma. Le valutazioni da fare sono sostanzialmente tre: cullare il sogno di riportare il Parma in A da capitano; dire addio al calcio, ma approdare nella dirigenza della sua squadra; oppure accettare un’altra stimolante sfida all’estero (le proposte non mancano, soprattutto dagli USA e dall’Arabia Saudita). 

Andres Iniesta  

Iniesta che saluta il pubblico durante la sua ultima apparizione al Japan National Stadium (amichevole Vissel Kobe vs Barcellona) – profilo Facebook Andres Iniesta

Tra i giocatori che hanno scritto la storia del calcio e che nel 2023 stanno chiudendo un capitolo importante della loro carriera c’è anche ‘Don’ Andres Iniesta. Lo spagnolo però, al contrario del nostro portierone nazionale, ha le idee molto chiare: “Voglio continuare a giocare e poi ritirarmi da calciatore titolare. È difficile per me farlo qui, per questo motivo voglio trovare un altro post” (fonte qui).

Dopo 16 anni vissuti con la maglia del Barcellona – con cui ha vinto tutto – il campione del mondo 2010, si era accasato al Vissel Kobe, in Giappone. I motivi della decisione di cercare fortuna in Oriente, non fanno certamente caso al fascino del campionato giapponese, ma sicuramente allo stipendio monstre da 30 milioni di dollari a stagione.  

A 39 anni, il contratto dello spagnolo è giunto al termine, ma non sarà l’ultimo. Le sue intenzioni lo stanno portando a valutare le proposte in giro per il mondo. Un giorno vorrebbe tornare al Barcellona, ma questo sembra essere ancora molto lontano.  

Secondo un’indiscrezione di Sportitalia, la piccola furia rossa sarebbe in contatto con Gabriele Milito, l’attuale allenatore dell’Argentinos Junior. Il futuro di Iniesta appare delineato: ad attendere la sua classe c’è la Liga Profesional de Futbal, meglio conosciuta come la Primera Division Argentina. Vedremo se ancora con un contratto da capogiro e di quanti anni. 

Tutti in Arabia Saudita  

Benzema che alza il Pallone D’Oro verso i 60 mila tifosi, arrivati a Gedda, per la sua presentazione all’Al-Ittihad – profilo Facebook Karim Benzema

Dopo l’acquisto di Cristiano Ronaldo, ogni calciatore di caratura mondiale che ha terminato il proprio contratto nel club che l’ha reso grande, sembra esser destinato a fare la fortuna del campionato saudita. In Arabia la cultura del football è in grande crescita; il livello del calcio giocato consente ai noti campioni di essere ancora competitivi ed essere riconosciuti come assolute star. L’effetto Ronaldo sta inondando il calciomercato estivo: amici e ex compagni di squadra del portoghese stanno viaggiando verso la Saudi Pro League. 

Il pallone d’oro in carica, Karim Benzema è stato il primo grande colpo. Dalla squadra più blasonata al mondo, il Real Madrid, a una delle tante società miliardarie arabe, l’Al-Ittihad. A 35 anni, dopo aver vinto 25 trofei e messo a segno 353 gol (in 14 anni con le “Merengues”), è arrivato il momento anche per Benzema di abbandonare il grande calcio europeo e arricchire la sua futura pensione.  

Il trasferimento del francese, però, non ha a che fare solo con motivi economici (200 milioni in 2 anni più bonus), ma anche religiosi e familiari. Il calciatore stesso ha tenuto a precisare: “Sono musulmano, è un paese musulmano e voglio vivere lì […] La Mecca poi è vicina ed è importante per un credente come me. Sono al mio posto. Quando ho parlato con la mia famiglia erano tutti molto felici, ci siamo resi conto che il nostro posto è in Arabia Saudita“. (fonte qui

L’Al-Ittihad non si è fermata: da pochi giorni è arrivata anche l’ufficialità di N’Golo Kanté, che raggiunge il connazionale per 100 milioni a stagione fino al 2025. Il campione del mondo 2018 è reduce da un infortunio pesante che l’ha tenuto fuori per tutta la stagione scorsa. Avrebbe voluto continuare a giocare in Europa con la maglia del Chelsea, dove in 7 anni ha coronato il sogno di rivincere la Premier (prima volta con il Leicester di Ranieri) e di alzare la coppa dalle grandi orecchie, ma il club di Londra, forse per i suoi 32 anni, ha deciso di voltare pagina.  

Le sirene saudite, comunque, continuano a suonare in Europa; e se prima l’Al-Hilal ha bussato alla porta di Lionel Messi, ricevendo un grosso no (la “pulce” ha scelto l’MLS; contratto ancora da definire), adesso ha ufficializzato l’approdo di Kalidou Koulibaly (32 anni). L’ex Napoli ha firmato un contratto triennale per una cifra che si aggira ai 30 milioni netti a stagione. Le sue prime dichiarazioni fanno riferimento proprio all’utilizzo dell’ingente somma che andrà a guadagnare: “Potrò aiutare tutta la mia famiglia a vivere bene: dai miei genitori ai miei cugini, e soprattutto sostenere le attività sociali della mia associazione ‘Capitane du Coeur‘ in Senegal“. (fonte qui)

Altri campioni della Premier League sembrano pronti a fare le valigie verso l’Arabia: Roberto Firmino (31), Pier-Emerick Aubameyang (34), Hakim Ziyech (30) e Edouard Mendy (31). Anche dall’Italia in molti (vedi Brozovic, Lobotka, El-Shaarawy) stanno pensando di andare a svernare nel campionato che promette di voler compiere una vera e propria rivoluzione.

Di questi colpi, però, il mercato estero della Cina e della MLS ci ha già fatto il callo, senza mai raggiungere grandi obiettivi. Perciò vedremo se il campionato arabo riuscirà a invertire la tendenza e a esaudire la promessa fatta da CR7 al suo arrivo, in cui dichiarò che la Saudi League, tra 5-6 anni, diventerà il quinto torneo al mondo.  

di Pier Giorgio Tumminia

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