Storie americane dei grandi fotografi Magnum in mostra a Parma

Gli anni '50 vissuti in America raccontati con gli scatti dei più grandi fotografi della Magnum Photos, una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo

La mostra fotografica, ospitata a Palazzo del Governatore a Parma, ci porta una selezione degli scatti di diversi autori che hanno fatto la storia di una delle agenzie fotografiche più famose al mondo, la Magnum Photos. Quest’ultima, in collaborazione con il Comune di Parma e Summer Jamboree, presenta THE 1950s. Storie americane dei grandi fotografi Magnum.

Magnum Photos nacque nel 1947 nel ristorante del Museo d’Arte Moderna di New York (MoMA), che all’epoca rappresentava l’epicentro economico, sociale e culturale del mondo occidentale.

Le fotografie, prese dall’archivio della Magnum per questa mostra, ci raccontano la storia dell’America negli anni ’50, un periodo di enormi progressi per il paese, che ha portato la collettività americana ad una nuova sensazione di fiducia e di benessere. Questa enorme crescita non si fermò nella semplice industria, ma andò a colpire anche tutti i settori economici che il Paese in quel momento aveva da offrire. Questo ha sicuramente permesso l’avvento del consumismo, del piacere di acquistare ed essere alla continua ricerca del nuovo. Bisogna però ricordare che questi non furono dei veri e propri anni d’oro, in quello stesso periodo si sono viste guerre come quella in Corea iniziata nel 1950 e finita tre anni dopo; la guerra del Vietnam, che ha segnato profondamente il paese e infine la famosa guerra fredda, che scatenò a livello globale un nuovo clima di tensione.

Marilyn MONROE, USA, 1952, di Philippe Halsman

L’America degli anni cinquanta, nonostante tutto, decise di guardare con un occhio nuovo la realtà, concentrandosi sui valori familiari e sulla vita personale. Questo lo si può notare negli scatti che ritraggono la nuova quotidianità americana, ma anche dall’energia e la frenesia dei cittadini, come possiamo vedere nella foto simbolo della frenesia newyorkese di Inge Morath, che riuscì a fotografare “Linda” un lama che girava in taxi tra le strade di New York.

Le fotografie come ogni forma d’arte possono essere interpretate. Ed è per questo motivo che oltre al punto di vista dell’autore e dello spettatore bisogna considerare il periodo storico che le circonda e porci alcune domande. Cosa ci dice questa fotografia? Come ci fa sentire? Perché l’autore ha ritenuto importante scattarle? Cosa sta succedendo nel momento dello scatto?

Infatti, senza porci queste domande anche una foto significativa come quella scattata durante il discorso di Matin Luther King può risultare banale.

Un altro esempio è lo scatto di Inge Morath, in cui ritrae un gruppo di donne durante una lezione alla scuola di bellezza di Helena Rubinstein (grande imprenditrice americana). Si potrebbe pensare che stiamo assistendo ad una semplice lezione di skin care, ma possiamo anche interpretarla come una ‘corsa’ per raggiungere l’aspetto della vera donna americana. Questo ci può far capire come la conformità dei cittadini sia un elemento comune in un mondo consumistico.

Oltre alle fotografie, che per la maggior parte sono in bianco e nero, è interessante la presenza di oggetti come jukebox o flipper, che riescono a creare la giusta atmosfera di quegli anni. Su alcuni scatti possiamo anche trovare una breve descrizione dei loro autori e di alcune frasi dette da questi.

Citando quindi Inge Morath: “Photography is a strange phenomenon… You trust your eye and cannot help but bare your soul/La fotografia è un fenomeno strano… Ti fidi del tuo occhio e non puoi fare a meno di mettere a nudo la tua anima”. Oltre alla già citata Igne Morath, si possono trovare nomi come Eve Arnold, René Burri, Burt Glinn, Elliot Erwitt, Wayne Miller e tanti altri ancora.

Informazioni utili

“THE 1950s” è un progetto espositivo originale, prodotto e organizzato dal Summer Jamboree in collaborazione con l’agenzia Magnun Photos a cura di Marco Minuz.


6 ottobre-10 dicembre 2023
Palazzo del Governatore, Parma

Orari: da mercoledì a domenica dalle 10 alle 19
Biglietto: 8 €

Cristopher Segura

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