E tu lo sai suonare un salame?

Sappiamo tutti che non bisogna giocare col cibo, ma nessuno ci impedisce di trasformarlo in strumenti musicali, giusto?

Sono ormai diversi i musicisti che hanno deciso di mettere alla prova creatività e capacità tecniche, sbizzarrendosi nella creazione di strumenti musicali “modellando” i cibi più svariati: zucchine, carote, patate, perfino uova di pasqua!

Sembra proprio non ci sia limite all’immaginazione di questi artisti, al punto da non poter prevedere quale sarà la loro prossima creazione. E non bisogna nemmeno andare molto lontano per incontrare uno di loro.

LA TASTIERA FATTA DI SALAMI

A Cremona, durante la tradizionale festa del salame, il sound engineer Nicolò Zilocchi ha destato la curiosità degli amanti dell’insaccato con la sua geniale invenzione: il “salame-tastiera”.

Attraverso dei sensori installati all’interno dell’alimento, l’artista riesce a trasformare un semplice tocco in un particolare suono, ottenendo una golosa tastiera che spazia dai suoni dell’organo a quelli della batteria elettronica. Cremona è sempre stata una città conosciuta per la musica e per i suoi salumi ma nessuno avrebbe mai immaginato che queste due cose si sarebbero fuse in uno strumento così bizzarro!

L’ORCHESTRA DI ORTAGGI

Un altro esempio di uso del cibo per fini melodici è quello proposto dalla “Vegetable Orchestra”, un gruppo di musicisti che gira il mondo facendo concerti senza strumenti. Un’orchestra unica nel suo genere proprio perché dalle verdure fresche si ricava una dolce melodia, fondata nel 1998 a Vienna, oggigiorno essi si esibiscono in tutto il globo variando tra diversi generi musicali come il jazz, dub ed elettronica.

Il loro modo di fare è sempre lo stesso, le verdure vengono comprate alla mattina stessa al mercato locale, durante il pomeriggio invece avviene la magia: le zucche si trasformano in una batteria, le carote e le zucchine in flauti mentre il sedano diventa un violino! I loro concerti sono un’esperienza straordinaria che va a toccare tutti i cinque sensi: i suoni riprodotti dagli ortaggi stimolano l’udito, il profumo che avvolge tutta la sala stuzzica l’olfatto, ad accompagnare la performance vengono proiettati anche dei video giganteschi dandoci stimoli visivi e c’è anche il gusto. Tutte le parti delle verdure che sono avanzate dalla realizzazione degli strumenti vengono trasformate dallo chef del gruppo in una sfiziosa zuppa da servire al pubblico alla fine del concerto. Insomma, assistere alle loro esibizioni è davvero un’esperienza all-inclusive! 

L’UOVO DI PASQUA SUONATO SU TIKTOK

Non possiamo non citare anche chi ha deciso di trasformare questa indole creativa in una vera e propria sfida personale, com’è il caso di Pietro Morello, polistrumentista particolare perchè non si limita soltanto a suonare gli strumenti tradizionalmente conosciuti ma anche quelli costruiti da lui stesso utilizzando qualsiasi oggetto reperibile facilmente a casa. Le sue creazioni l’hanno portato ad avere un grande successo sulla piattaforma di tiktok, dove attualmente sono quasi 4 milioni i suoi seguaci. 

Tutto può suonare se lo modifichi” è il motto del giovane influencer, con le tecniche imparate nel suo periodo da missionario in Africa, ogni giorno si fa sfidare dai propri followers, i quali commentano cosa vorrebbero che lui trasformasse in musica: verdure, merendine, elettrodomestici, di tutto e di più; uno dei suoi video più virali è proprio quello dove lui trasforma un uovo di pasqua in uno strumento ad aria. Con incredibile cura l’uovo viene aperto, privato dalla sorpresa al suo interno e poi richiuso, poi vengono fatti una serie di fori e con l’utilizzo di una cannuccia basta soffiare per riprodurre le note. Pietro Morello è rimasto molto colpito da come ai bambini in Africa, nonostante la fame e il freddo, bastasse intonare qualche nota per farli sorridere. Questo ci fa aprire gli occhi su come la musica possa assumere un nuovo significato: diventa più accessibile, versatile ed aperta a continue sperimentazioni.

Immagine da Il Giorno

di Joao Mario Silvestre

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