L’avventura Eduopen, così l’università italiana si apre alla didattica online

2 MOOCs 'MADE IN UNIPR' TRA I 60 CORSI APERTI E GRATUITI DELLA PIATTAFORMA

EduOpendi Andrea Lasagni, delegato E-learning dell’Università di Parma |

Un anno fa nasceva EduOpen, un progetto innovativo finanziato dal Miur per consentire all’Università di Parma (insieme ad una decina di altri atenei italiani) di fare il primo passo concreto nel mondo dell’open education. Il progetto aveva un obiettivo ambizioso: realizzare una nuova piattaforma federata per l’erogazione di MOOCs, Massive Open Online Courses: brevi corsi offerti interamente online, con percorsi formativi di alta qualità a distanza. Con tale risultato, l’Università di Parma, oltre a promuovere l’innovazione didattica, aveva identificato un ulteriore passo verso una strategia di internazionalizzazione aperta e inclusiva, grazie a nuovi MOOCs in lingua inglese, all’interscambio di crediti Ects, European Credit Transfer and Accumulation System, e con convenzioni con altre università europee che già erogano MOOCs. Anche Parmateneo ne aveva dato notizia (leggi).

SI PARTE – Dal 21 aprile sono online le prime lezioni di eduopen.org, piattaforma che oggi vede la partecipazione di 14 atenei pubblici italiani. Tale piattaforma può già offrire a tutti e gratuitamente l’opportunità di seguire numerosi MOOCs che sono tenuti dai docenti universitari e che prodotti dalle università aderenti. Il portale è stato lanciato con una conferenza stampa al Miur (video), nella quale sono stati presentati anche i notevoli vantaggi di altre partnership tecnologiche di livello nazionale come quelle con i consorzi Cineca e Garr.
EduOpen si presenta come un’opportunità didattica innovativa accessibile e rivolta a tutti, dai giovani ai pensionati, dai professionisti agli insegnanti. Nasce guardando anche al di là dei confini italiani: per frequentare le lezioni è sufficiente una connessione Internet e presto saranno disponibili corsi in inglese su tematiche nelle quali le università italiane vantano unicità e livelli di eccellenza internazionali. Allo stesso tempo, l’iniziativa non dipende da grandi organizzazioni estere e non ha fini di lucro. Ogni anno, proporrà decine di corsi ed alcuni ”percorsi” (chiamati pathways): raccolte di lezioni su tematiche di grande interesse sviluppate con la partecipazione di docenti di diversi atenei.

IL CATALOGO – Il catalogo di EduOpen  propone oltre 60 corsi. Nove corsi sono già fruibili. Riguardano discipline molto diverse tra loro, dalla medicina all’assiriologia. Si affronta la matematica nei corsi “Cosa sapere prima di iniziare un corso di Matematica all’Università” (Università di Bari Aldo Moro) e “Matematica per principianti: insiemi e operazioni elementari” (Università di Foggia), mentre con “Dal dato all’informazione” (Università di Ferrara) e “Internet e il mondo delle reti” (Università di Genova) gli studenti avranno la possibilità di saperne di più sul mondo digitale. L’Università di Milano-Bicocca propone “Fondamenti di Medicina Riabilitativa”, l’Università di Perugia debutta con “Imparare ad imparare: i DSA nella scuola delle competenze”, mentre dall’Università Ca’ Foscari Venezia arriva “Cunei-Lab: introduzione al cuneiforme”.

OPEN EDUCATION: COSA VUOL DIRE? – I corsi sono disponibili in modalità aperta e gratuita. Per chi intende farsi rilasciare attestati e certificazioni finali è previsto il pagamento di una piccola somma. I crediti formativi universitari saranno scambiabili tra gli atenei. I risultati conseguiti dagli studenti avranno la forma di “badge”. Grazie alla collaborazione con Cineca e al progetto Bestr, infatti, EduOpen rilascerà open badge, ovvero attestati digitali in formato aperto, sicuri e verificabili, che permetteranno all’utente di mostrare le competenze acquisite in contesti formali (come l’università o nel mondo del lavoro), ma anche informali, come i social network. La collaborazione con Garr, inoltre, permette a 4 milioni di persone in Italia di essere già potenziali utenti EduOpen: potranno utilizzare credenziali di cui sono già in possesso tramite gli enti federati.

I PROTAGONISTI – “Il kick-off della piattaforma MOOCs, che vede insieme 14 università italiane consorziatesi per la realizzazione di attività didattiche innovative, capaci di attingere alle enormi potenzialità offerte dalla moderna tecnologia – ha affermato il professor Tommaso Minerva, direttore del progetto EduOpen – rappresenta il traguardo iniziale di un processo, che ha avuto quasi un anno di gestazione e che ha raccolto l’interesse di un crescente numero di atenei. I brevi corsi offerti in modalità telematica, inseriti in questa piattaforma, consentono agli studenti di seguire lezioni a distanza, acquisendo attestati di frequenza o crediti formativi riconosciuti dagli atenei promotori. La novità principale di questa piattaforma è che per la prima volta su questa materia si interviene attraverso una policy ed un modello condivisi, che ne garantiscono rigore e qualità”. “L’avvio di EduOpen – ha commentato il Rettore dell’Università di Parma Loris Borghi – è un risultato molto significativo per il nostro Ateneo, un Ateneo nel quale si può vivere una esperienza educativa moderna e ricca di stimoli. I MOOCs “Made in UNIPR” sono prodotti di alta qualità.

I PRIMI 2 MOOCS “MADE IN UNIPR” – Le proposte innovative dell’Università di Parma in questo progetto sono rappresentate da due percorsi MOOC da erogare entro l’estate 2016. Il primo percorso è già partito lo scorso 26 aprile e si chiama “Apprendere ad apprendere l’inglese (OrientEnglish)”, creato per studenti iscritti all’Università o studenti della scuola superiore, per offrire loro strumenti, suggerimenti e spunti per imparare la lingua inglese in modo più efficace. Lo scopo di Orientenglish è quello diffondere nuove idee e occasioni di dibattito su come si può imparare l’inglese in modo migliore, grazie opinioni ed esperienze da esperti che operano in tutt’Italia. Da metà maggio poi sarà la volta di “Teach different! Metodologie, strumenti, attività (DidaTech)”, creato per docenti universitari e insegnanti che desiderino rendere le proprie lezioni più motivanti ed efficienti, adottando metodologie particolari per coinvolgere gli studenti e insegnare in modo interattivo. In questo caso, il percorso raccoglie opinioni ed esperienze di esperti provenienti da diverse regioni dell’Italia ed Europa, e si avvale della collaborazione di insegnanti dell’Università di Parma, Padova, Genova, Aarhus (Danimarca) e Dalarna (Svezia) oltre che di ricercatori dell’Istituto di Tecnologie Didattiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

EDUOPEN: UN RISULTATO IMPORTANTE DI EDUNOVA – Nel 2014 ha preso avvio il Centro Interateneo Edunova, per le tecnologie a supporto dell’innovazione nella didattica, nella comunicazione, nella ricerca. Le tre Università degli Studi di Ferrara, di Modena e Reggio Emilia e di Parma con il Centro Edunova hanno trovato il modo di fare sistema, unendo le loro competenze per la nascita di un centro servizi in grado di offrire innovazione e qualificazione di progetti di carattere formativo e comunicativo. Dopo due anni grazie al Centro Interateneo Edunova l’Ateneo di Parma può essere protagonista con EduOpen della transizione alla didattica digitale delle Università italiane, che fino ad ora si sono rivelate piuttosto impermeabili e sospettose nei confronti formazione on line, rispetto alle grandi Università europee e mondiali.

 

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