Le migliori startup di Parma alle prese con la sfida CambiaMenti

FINALE DEL PREMIO DI CNA CON 3 OSPITI D'ECCEZIONE; PAROLE D'ORDINE PER TUTTI: IDEE, CORAGGIO, INNOVAZIONE

IMG_20171114_172732Innovazione, coraggio ma soprattutto capacità di adattarsi ai cambiamenti. Una lezione valida sempre, ancor di più quando si affronta una sfida imprenditoriale. Attorno a questi concetti è ruotato l’incontro della finale territoriale del premio Cambiamenti, svoltosi il 14 novembre al The Space Cinema Parma Campus. Giunto alla seconda edizione, il prestigioso titolo è un’iniziativa della Cna riservata alle startup del territorio nate da negli ultimi 3 anni ma che si sono già distinte in vari aspetti tra cui la valorizzazione del territorio, la capacità di innovazione tecnologica e la riscoperta delle tradizioni del made in Italy. Imprese con una forma organizzativa temporanea in cerca di soluzioni ripetibili e con potenzialità di crescita. Le più meritevoli avranno la possibilità concreta di partecipare alla finale nazionale del premio in programma il 30 novembre a Roma.
“Le startup sono importantissime, il mondo del lavoro ha bisogno di giovani e di idee innovative”, esordisce così Paolo Giuffredi, presidente di Cna Parma, nel dare avvio alla rassegna. L’iniziativa, oltre a dare il giusto spazio a giovani e meritevoli imprenditori, vuole proporsi come un’occasione in grado di ispirare i presenti a credere e perseverare nelle proprie idee. Dal nome del premio si evince che la capacità delle singole imprese di adattarsi ai continui cambiamenti economici è indispensabile per la creazione di una startup di successo. “Noi giovani abbiamo dato alla parola ‘cambiamento’ una connotazione positiva”, ha sottolineato Chiara Allegri, presidente del gruppo giovani imprenditori, intervenendo sul palco. “La piccola e media impresa è più flessibile ed ha una enorme capacità di adattamento al cambiamento – ha aggiunto Giuffredi -. Il nostro slogan ‘connessi al cambiamento’, testimonia quanto sia importante per noi l’innovazione”.

Ad aggiudicarsi la finale, dopo la serata di presentazione, è stata la M3datek, che a Roma si contenderà, insieme alle migliori 25 aziende selezionate, i prestigiosi premi. In palio ci sono infatti 20.000 euro in denaro o come primo investimento in un crowdfunding e la possibilità di recarsi a Dublino, dove potrà incontrare gli esperti di Google e Facebook. Al secondo e al terzo classificato andranno invece 5.000 euro.

LE  STARTUP – IMG_20171114_182246 Fondata nell’ottobre del 2016, la M3datek, è una spin off dell’Università di Parma con un obiettivo futuristico basato sulla tecnologia. Come spiegato da Lisa Elviri, docente di Chimica all’Unipr, si propone di creare e sviluppare nuovi sistemi che favoriscano la rigenerazione di tessuti di ogni tipo, combinando al proprio interno materiali molto diversi fra loro. M3datek ha enormi potenzialità e collabora con varie entità anche del mondo universitario, tra cui i corsi di Ingegneria e di Chimica, con i quali è nato Wrap, il cerotto stampato in 3d che dimezza i tempi di guarigione e il cui progetto ha già all’attivo numerosi riconoscimenti in ambito nazionale.

Sempre nel campo della medicina si colloca Second Opinion, startup presentata da Iolanda Nucera. Questa azienda fornisce la possibilità di richiedere un secondo parere medico d’eccellenza a distanza. Il paziente può scegliere tra i vari specialisti quello che ritiene più adatto, poi tutto il materiale che riguarda la storia clinica viene ritirato e digitalizzato, in maniera tale che il medico possa vederlo e formulare una diagnosi legalmente valida.

Ad occuparsi del benessere della persona, ma sul piano estetico è Mv Fashion, fondata da Morgan Visioli, che nasce come acconciatore ma decide di allargare il suo lavoro sull’estetica con una linea di abbigliamento. Per il momento è venduta in un negozio a Parma e tramite il web, sia dal sito dell’azienda sia su Amazon. Inoltre, per valorizzare ancor di più il made in Italy, Mv Fashion ha attivato varie collaborazioni con blogger, influencer e gruppi musicali.

IMG_20171114_173500“Madegus nasce da un sogno, è sinonimo di passione e coraggio”, con queste poche ma importanti parole Lisa Ingrosso spiega un progetto ambizioso nato nel 2013. Madegus, acronimo di ‘Maestri del gusto’, propone laboratori innovativi di ricerca sui metodi e sui consumi alimentari di bambini e adulti, con lo scopo di divulgare l’importanza di una sana e corretta alimentazione. L’impresa è attiva nelle scuole e nei centri estivi del territorio e organizza laboratori ludico-educativi per i più giovani con l’integrazione di metodi alternativi d’informazione alimentare per gli adulti, tra cui varie applicazioni per smartphone.

Sempre nel campo del cibo opera l’azienda di servizi Fstt (Food Safety and Traceability Transport) che si occupa di sicurezza e tracciabilità del trasporto di merci deperibili. “Al momento – spiega Tommaso Foggi – il mercato del trasporto di queste merci versa in uno stato non ottimale, noi forniamo un controllo oculato e una certificazione in tempo reale, in modo che le merci arrivino a destinazione in perfetto stato”. La ricetta del successo di Fstt si basa su tre concetti: innovazione, salute e trasporti.

Di bevande, invece, si occupa OttodiSettembre, presentata da Tiziano Tanzi. Questa azienda produce una bevanda fermentata di sorgo bianco, chiamata Gaia, completamente priva di glutine e che, quindi, può essere bevuta anche da chi soffre di celiachia. Il sorgo è una coltivazione povera ma ricca di zuccheri che viene usata in molte culture del mondo per creare una birra fermentata.

IMG_20171114_194552In un campo nettamente diverso si colloca Mug Studio, creato da Andrea Tommei, che si occupa di smart and sharing mobility. Il progetto consiste nel fornire un servizio di bike sharing senza stazioni. L’utente deve semplicemente scaricare un’applicazione, trovare una bicicletta libera, sbloccare il lucchetto tramite il qr code, parcheggiarla vicino al luogo da raggiungere, richiuderla con il lucchetto e pagare in base al tempo per cui l’ha utilizzata. Tutto senza dover cercare una stazione libera, che può trovarsi anche distante dalla destinazione, allungando il percorso e aumentando la spesa. Le prime città in cui dovrebbe essere sperimentato il progetto sono Parma e Padova. Una delle idee per il futuro è costruire un lucchetto tramite il quale anche le bici dei privati possano essere condivise.

GLI OSPITI –  L’evento di presentazione delle startup finaliste a Parma ha visto anche la partecipazione di tre ospiti: Arianna Porcelli Safonov, Sara Loreni e Fabio Zaffagnini; ognuno con una storia emblematica che dimostra come, credendo in un sogno, lavorando sodo per realizzarlo e con la giusta dose di intraprendenza, si possa raggiungere un notevole successo.

IMG_20171114_174623Arianna Porcelli Safonov ha vissuto per anni a Roma, lavorando come organizzatrice di eventi, ma dopo anni di un’attività che non la soddisfaceva appieno, ha fatto una scelta coraggiosa: si è licenziata e trasferita a Madrid, dove ha lavorato per un programma televisivo. Dopo tre anni ha preso una decisione ancora più coraggiosa: è tornata in Italia ma non si è trasferita in una grande città, luogo ideale per chi decide di dedicarsi all’intrattenimento, ma in un piccolo paesino sull’Appennino nella zona dell’Oltrepò, da cui scrive e condivide sui social i suoi pezzi comici che ironizzano sulla nostra vita quotidiana. Il suo cambiamento radicale di vita l’ha portata a fare ciò che ama, arrivando anche a pubblicare due libri, con Fazi editore.

IMG_20171114_200729Sara Loreni ha rinunciato ad un contratto a tempo indeterminato, ma per quale motivo? “A caso”, dice lei stessa. Certe decisioni, d’altra parte, non possono essere prese con la fredda logica. Ma questa non è l’unica scelta fatta seguendo il cuore: arriva da lì anche quella di lasciare X Factor, rinunciando alla possibilità di andare avanti nel programma tv. Dopo questa rinuncia è tornata a studiare, senza darsi per vinta e arrivando a grandi soddisfazioni, come l’invito da parte di Cristina Donà a duettare in una traccia dell’ultimo disco. Anche in questo caso, scelte azzardate che hanno portato a grandi risultati, dimostrando come i salti nel vuoto possano portare a grandi risalite.

IMG_20171114_172118Un altro caso eclatante di sogno diventato realtà grazie ad un lavoro intenso è il progetto Rockin’ 1000, ideato e portato avanti da Fabio Zaffagnini. Questa idea nasce dal desiderio di portare i Foo Fighters a suonare a Cesena. Progetto quasi impossibile? Fabio non si è arreso e ha messo in piedi un gruppo di lavoro, deciso a chiamare 1000 musicisti a suonare contemporaneamente ‘Learn to fly’. Grazie al crowdfunding e alle numerose candidature di musicisti arrivate, è stato realizzato un video della performance che si chiude con un invito alla band diDave Grohl a venire in Italia. Invito che è stato accettato. Grazie a tuto questo una delle maggiori band internazionali ha tenuto un concerto a Cesena. E oggi Rockin’ 1000 è la più numerosa rock band del mondo e ha avuto la possibilità di far uscire un cd con Sony Music. Il primo concerto è stato ovviamente a Cesena, in onore del luogo in cui tutto ha avuto origine. Il prossimo obiettivo è di diffondere sempre di più questo progetto nel mondo, creando una community a livello globale.

UNA SPERANZA CONCRETA – Il binomio giovani-lavoro è al centro di una grande crisi che ormai da anni coinvolge trasversalmente numerosi settori e forse soltanto idee nuove e forze fresche permetteranno di costruire un contesto economico migliore. Soprattutto se abbinate a valori, come la tradizione del territorio e il made in Italy, che l’industria ha perso nel tempo nel grande universo della globalizzazione. Ecco che allora questi giovani e ambiziosi imprenditori sono la principale speranza per un futuro basato su cambiamento e innovazione.

 

di Lara Boreri e Andrea Ferri

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