Ultimo tango… al Capas, per scoprire un “abbraccio” patrimonio Unesco

UNA TRE GIORNI DAL SAPORE LATINO CON LEZIONI OFFERTE AGLI STUDENTI UNIPR

Tango Monica Grasso 12Ti va di ballare? No, non è il film di Banderas ma un vero e proprio invito che il Capas ha fatto a tutti gli studenti per partecipare ad una tre giorni di lezoni di tango argentino. Ebbene si, dopo l’incontro sullo yoga, Luigi Allegri, direttore del Centro per le Attività e le Professioni delle Arti e dello Spettacolo, ha deciso di dare l’opportunità di frequentare una lezione del più sensuale ballo realizzando l’iniziativa in collaborazione con l’associazione culturale parmigiana Mas Que Tango. E dato il boom di iscrizioni arrivate, l’appuntamento si è moltiplicato in tre giornate ospitate nella sala prove della sede del Capas di vicolo Grossardi: 9, 16 e 23 novembre, confermando il successo dell’attività seguita dai maestri Martina Brambilla e Simone Dell’Asta.

Il progetto nasce su proposta di una dei soci fondatori di Mas Que Tango, Mariella Malpeli, ex produttrice di programmi radio ed eventi per Radio Deejay: “Abbiamo chiesto al professor Allegri di poter organizzare questa tre giorni di lezioni e lui ha subito accolto la nostro proposta consapevole del grande successo che avrebbe avuto”. Il numero di iscritti le ha dato ragione: i 30 posti inizialmente messi a disposizione, a fronte delle 140 richieste di partecipazione ricevute tramite mail, sono così diventati 80, divisi in più turni di lezione. “Quando Mariella Malpeli è venuta da me proponendomi il progetto l’ho subito appoggiato – ha spiegato il professor Allegri -. Abbiamo costruito questi spazi immensi per gli studenti perché venissero usati.” Spazi che si traducono in opportunità aggiuntive offerte dall’Ateneo, come conferma Allegri: “L’iniziativa è stata voluta per far conoscere il tango ai ragazzi e per questo si svolge a titolo gratuito, perchè non possiamo chiedere loro di pagare servizi extra, hanno già le rette universitarie da pagare, gli alloggi e il resto”. 

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UN “ABBRACCIO” PATRIMONIO DELL’UNESCO – Ma perché il tango è così amato? “Personalmente sono sempre stata attratta dal tango – racconta Mariella – e l’idea dell’associazione infatti è nata da una serata organizzata a Collecchio in cui ogni partecipante poteva scegliere quale genere di danza portare; io ovviamente scelsi il tango argentino e quando è partita la musica ho visto due musicisti che si alzavano e cominciavano a ballare. Da lì ho capito che sarebbe nato qualcosa di buono”. “Il tango è un abbraccio – spiega ancora – è bene uscire dallo stereotipo del ballo sensuale, perché di per sé è un abbraccio, è comunicare tramite il linguaggio del corpo. Ecco perché è stato riconosciuto patrimonio dell’Unesco: è una lingua universale”. Una forma di espressione capace di affascinare tanti, forse anche “perchè in un momento di crisi come questo – come risponde la presidente di Mas Que Tango – c’è sempre bisogno di coccolarsi un po’ in un abbraccio”. Lo conferma l’insegnante Martina Brambilla commentando il successo dell’iniziativa: “Inizialmente credevo che tra i ragazzi ci sarebbe stato un po’ di imbarazzo nell’entrare in contatto con un estraneo, invece quando ho acceso la musica ogni inibizione tra loro è caduta, entrando tutti in sintonia, solo la musica a farla da padrone”.

Tango (7)Scarpe da ginnastica o scarpette da ballo, qualunque essa siano, l’importante è muovere i primi passi, e chi sorridendo chi concentrandosi, i ragazzi in sala sembrano seguire le indicazioni della maestra Martina al meglio delle loro possibilità. “Quando ho letto la mail e ne ho parlato a casa, la mia coinquilina mi ha subito consigliato di partecipare perché lei frequenta già da un po’ questa scuola”, ha raccontato una studentessa del secondo anno di Infermieristica. “Io ho proposto a mio cugino di venire, data la scarsità di maschietti”, ha aggiunto uno dei pochi, ma non l’unico, tra i ragazzi presenti in sala.

L’ASSOCIAZIONE – Associazione culturale e circolo Arci, Mas Que Tango nasce nel febbraio 2006 e si propone per passione di promuovere e diffondere la cultura ispano-sudamericana, in particolare quella legata al Tango Argentino, nel 2009 dichiarato dallʼUnesco Patrimonio Mondiale dellʼUmanità. Nel 2010 l’associazione ottiene i complimenti dellʼAmbasciata Argentina in Italia per le attività svolte durante gli anni e la concessione del patrocinio istituzionale nellʼambito dei festeggiamenti del Bicentenario Argentino. Lʼambasciatrice argentina Norma Nascimbene de Dumont assieme al Ministro Eduardo Varela sono stati inoltre ospiti di Mas Que Tango in occasione dello spettacolo ‘Mi Buenos Aires Querido’ al Teatro Regio di Parma.

 

di Francesca Iannello

Foto di Monica Grasso e Manuela Chierici

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