Ricette fuorisede: la cacio e pepe dei poveri

SE I FORNELLI NON SONO TUOI ALLEATI, ECCO LA RICETTA (E LA RUBRICA) CHE FA PER TE. FORZA FUORISEDE, IMBRACCIATE LE PADELLE!

 

Sei un fuorisede? I fornelli sono la tua croce e non riesci a capacitarti di come tua mamma e tua nonna riescano a destreggiarsi  in quell’ancestrale disciplina alchimista della cucina? Segui sempre le loro ricette ma i tuoi risultati sono disastrosi?

Tranquillo, adesso ci siamo qui noi: questa rubrica è proprio ciò che fa per te. Per intenderci, non facciamo miracoli, saremo dei piccoli ed umili Aranzulla culinari e ti aiuteremo, passo dopo passo, a ‘cucinare’. Cose semplici, sia chiaro. Il minimo indispensabile per sopravvivere e magari, chissà, disinstallare l’app di Just Eat.

La ricetta di questa settimana è: Pasta con crema di ricotta, pepe e parmigiano. Una ricetta modesta e veloce che potrà addirittura darti l’illusione di essere bravo ai fornelli.

Prima di elencare gli ingredienti e le procedure da seguire, è doveroso ripercorrere la storia di questo umile piatto: tornato da sei lunghe ore di lezione mattutine, il mio stomaco, a differenza del mio cervello ancora incredulo dell’essere sveglio dalle 6:30, reclama giustizia: devo nutrirlo! Che fare, dunque? La dispensa piange, soli in angolino il pepe, una bottiglia di olio e il solito immancabile barattolino di pesto. No, non mangerò pesto per il terzo giorno consecutivo. Devo escogitare qualcos’altro, ma cosa? Apro il frigo in cerca di illuminazione: una sottiletta, un pacco di wurstel, del parmigiano ed eccola, eccola lì l’illuminazione, una confezione di ricotta! Come tutte le grandi idee, anche questa è improvvisa e travolgente. Mi metto all’opera, animato da quella grande arte che nasce dalla penuria di materie prime, dalla necessità e dalle capacità approssimative: l’arte di arrangiarsi.

Ingredienti e utensili

– pasta (non l’avresti mai detto, eh?). Decidi tu le quantità, anche in base alla fame che hai.

– 125 g. di ricotta. Puoi prenderne una metà da una confezione di 250 g e magari affiancare l’altra a del prosciutto per cena. Oppure per il giorno dopo a pranzo, rifacendo lo stesso piatto. In ogni caso, conservala in frigo per non più di due giorni;

– pepe;

– Parmigiano Reggiano: potresti benissimo comprare le confezioni già pronte e di dubbia provenienza, ma non essere pigro! Siamo a Parma, la patria del Parmigiano Reggiano! Non insultiamolo.

 

Ti serviranno: una pentola, una scodella, un mestolo, uno scolapasta, due presine, un bicchiere.

Ora, bando alle ciance e mettiamoci all’opera.

Procedimento

Riempi la pentola con dell’acqua e metti sul fuoco. Copri la pentola con un coperchio, l’acqua bollirà più in fretta e non dovrai aspettare ere geologiche.

Una volta che l’acqua bolle, cala la pasta. Leggi sulla confezione il tempo di cottura e assaggiala un minuto prima del tempo indicato. È orientativo quindi non fidarti troppo, potrebbero volerci più minuti, come  potrebbero volercene meno.

Due minuti dopo aver buttato la pasta, prendi con un bicchiere dell’acqua di cottura e versala un po’ alla volta nella scodella con la ricotta, il parmigiano e il pepe. Gira fino a quando non diventa densa e cremosa. Se non lo diventa, aggiungi altra acqua di cottura. Fai attenzione a non annacquarla, sii ‘equilibrato’!

Una volta ottenuta la crema, non ti resta altro che aspettare che la pasta sia pronta. Una volta scolata (usa le presine!), rimettila nella pentola e aggiungi la crema. Mescola tutto a fuoco basso per qualche secondo ed avrai il tuo piatto con crema di ricotta, parmigiano e pepe.

Ora, perché prima abbiamo scritto che questo piatto “potrà addirittura darti l’illusione di essere bravo ai fornelli”? Perché è appunto una illusione. Puoi addirittura  evitare di fare la crema! Mescola il tutto direttamente con la pasta. Sarà un po’ più difficoltoso, ma pur sempre commestibile.

In sintesi:

  • se fai la crema (bravo, ti stai impegnando! Tua mamma sarà orgogliosa) sei un piccolo Carlo Cracco;
  • se getti e mescoli tutto in pentola…beh, benvenuto nel club degli uomini primitivi.

A te la scelta, e buon appetito!

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