Threesome, menàge a trois, cosa a tre: istruzioni per l’uso

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Threesome, menàge a trois, cosa a tre: ogni lingua ha la propria espressione per parlarne e tutti sappiamo immediatamente a cosa ci si sta riferendo. Molto spesso le reazioni sono miste: chi abbassa gli occhi dall’imbarazzo, chi si disgusta a causa di visioni puritane e, infine, chi si dimostra aperto e curioso anche solo a sapere di più di questa pratica.

Per chi desidera avventurarvisi è utile soprattutto conoscere meglio l’argomento. Si parte spesso dal presupposto errato che tutto ciò che riguarda il sesso venga naturale, come se tutte le conoscenze necessarie siano già insite in ogni persona, pronte ad essere ripescate al momento giusto. In realtà è molto più complicato di così e, per quanto l’istinto legato al sesso sia naturale per alcune persone, ciò non significa che quelle stesse persone sappiano tutto ciò che sarebbe bene sapere prima di buttarcisi a capofitto. Questo è anche uno dei motivi per cui l’educazione al sesso può avere un ruolo centrale all’interno della crescita sana di un individuo.

Quindi, cos’è un threesome? Innanzitutto, i più attenti potrebbero aver storto il naso quando l’ho menzionato affiancandolo al termine menàge a trois e avrebbero ragione. Le due espressioni, infatti, per quanto nel pensiero comune si sovrappongano, non si riferiscono alla stessa cosa. Il threesome è un rapporto sessuale che si instaura tra tre persone, ma con il termine menàge a trois si indica la vera e propria relazione a tre, quindi presente anche nel contesto di relazioni poliamore, in cui il contatto sessuale è possibile ma non essenziale alla definizione stessa.

Questo però non vuole essere una disamina storica o sociale del threesome, ma più una piccola e poco pretenziosa guida alle possibilità del rapporto a tre e a cosa è utile sapere quando si decide di passare all’azione.

La base della piramide: la comunicazione tra partner

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Prima di prendere qualsiasi decisione e fare dei passi verso la realizzazione di questa fantasia – come di altre fantasie sessuali – ciò che sta alla base di tutto è solo una cosa: la comunicazione. Questa dovrebbe avvenire tra tutte le parti coinvolte e a prescindere dal tipo di rapporto che intercorre tra loro. Non per forza all’interno del trio è presente una coppia, si può anche essere semplicemente amici o conoscenti. Addirittura può trattarsi di un rapporto con sex worker professionisti con cui non si ha avuto nessun tipo di contatto in precedenza. In quest’ultimo caso è sempre meglio essere cauti: informatevi sulla persona, su come lavora, se avete la possibilità parlate con chi ve l’ha consigliato o con qualcuno che sapete ha già avuto rapporti con questo professionista. Il divertimento, soprattutto se avete già un partner, inizia già qui: la scelta del terzo elemento!

Queste, potremmo dire, sono le regole del gioco in un ambiente ideale, quasi asettico. Ma come ci si misura con i sentimenti considerati più “brutti”, come la gelosia e il senso di inferiorità? Entrambi possono essere causati dal pensiero che un nostro compagno o una nostra compagna stia cercando qualcosa di diverso da noi perché forse noi non interessiamo più a questa persona. Per quanto siano sensazioni considerate negative, sono pensieri assolutamente normali, ricorrenti anche tra partner in relazioni poli o aperte e tra persone che hanno già avuto esperienze a tre. La cosa migliore è sempre parlarne con il partner, mostragli le nostre insicurezze ed essere il più sinceri possibile. Per quanto si parli di gelosia e possessività come costrutti sociali, non possiamo negarne l’esistenza: l‘unica soluzione è esserne consapevoli e affrontarli di petto. Anche se alla fine scoprirete che non vi sentite di fare questo determinato passo, parlarne ne sarà valsa la pena e avrà aumentato di molto la fiducia nella coppia e, chi lo sa, magari anche in voi stessi.

La comunicazione è probabilmente il tassello centrale di tutto il puzzle, un punto nevralgico da cui derivano poi tutti quelli seguenti: se c’è comunicazione aperta, allora, nella maggioranza dei casi c’è consenso. Ciò nonostante, anche in questo caso, è importante in tutte le fasi – da quelle di negoziazione finanche al momento del threesome – fare un check con i partner coinvolti. Anche nel bel mezzo del rapporto a tre, se non ancora di più in quella fase, è necessario che ognuno si assicuri del benessere e in qualche modo si prenda cura degli altri. Il divertimento e il piacere devono essere assicurati per tutti e questo non può accadere se non ci si sente sicuri o si ha l’impressione di forzarsi.

Pro-tip: cuckold, cuckqueen e co-domming

Se avete già determinate fantasie, il threesome può essere un ottimo terreno per provare a metterle in pratica in un contesto scevro di pregiudizi e aperto al dialogo. Dai feticismi più inflazionati a quelli meno conosciuti e più peculiari, non dovreste provare alcuna vergogna a proporre ciò che desiderate, sempre utilizzando e rispettando la comunicazione e il consenso, basilari per questo tipo di pratiche e non solo.

Per quanto riguarda nello specifico i rapporti a tre, ne esiste una tipologia specifica, la quale però non è teoricamente annoverata tra i threesome: cuckolding e queenolding, versione maschile e femminile della medesima pratica. Per essere antisistema, in questa sede prediligeremo il termine queenolding per fornire al discorso un punto di vista basato sul female gaze che, molto semplicemente, è il punto di vista femminile – slegato però dal concetto di femminile come figlio di una specifica struttura biopolitica, quindi non necessariamente connesse al concetto di donna biologica.

Il queenolding, dunque, è quella pratica che prevede sì tre persone coinvolte nell’atto sessuale, ma una delle quali indirettamente. In questo caso, la – o una delle – partner femminili assisterà al rapporto sessuale tra gli altri due componenti della triade. Questa pratica può essere correlata ad una forma di voyeurismo oppure – soprattutto in ambito BDSM – ad una tecnica che induce in chi guarda una sensazione di umiliazione, molto ricercata da alcuni cultori della sottomissione.

Restando in ambito BDSM, un threesome può basarsi sul co-domming, anche detto co-topping. In questo caso, due delle persone coinvolte sono in una posizione dominante nei confronti di un terzo elemento. Questa pratica può essere – a volte anche per i praticanti dell’ambiente più conservatori – un cortocircuito logico. Una persona dominante può davvero lasciare il controllo di una persona sottomessa ad un altro master o mistress? In realtà è proprio così, anche se questo dipende sempre dai limiti personali.

In conclusione, tutto ciò che accomuna i vari tipi di threesome e, in realtà, qualsiasi attività a sfondo sessuale, è la comunicazione e il consenso. Questi due elementi non sono solo base per una vita sessuale sana, ma anche per la creazione e il mantenimento di rapporti interpersonali sani e rispettosi dei limiti altrui.

di Martina Leva

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