Il più rubato al mondo
IL RE DEI FORMAGGI: TRA FURTI E SOPRUSI
A colpire sono vere e proprie bande organizzate, ma non si tratta ne di gioielli ne di preziosi o contanti: ad essere rubato è il Parmigiano Reggiano, rinomato formaggio delle nostre zone e diffuso in tutto il mondo.
A rendere nota la questione è la Polizia di Stato di Modena, responsabile di un’indagine che ha sgominato un’associazione a delinquere incolpata di furti di oltre 2.000 forme di formaggio in caseifici, stabilimenti e depositi di stoccaggio. I ladri rivendono poi il formaggio nel mercato nero, senza le garanzie di qualità, ma sopratutto producendo un crollo dei prezzi a danno dei produttori, ma anche del futuro del più prestigioso tra i formaggi.
Il crollo dei prezzi è dovuto anche ad una più generale stagnazione dei consumi nazionali e dagli effetti negativi prodotti dall’embargo russo sui prodotti lattiero-caseari: nel 2014 il prezzo del latte per il formaggio è diminuito da 47 a 36 centesimi e la sua discesa è in continua evoluzione.
Quando si parla di furti, bisogna anche includere i furti d’identità: la produzione di falsi Parmigiano, nel 2014, ha superato quella degli originali; 300 milioni di chili di Parmigiano ‘tarocco’ vengono prodotti in un anno solo negli Stati Uniti, ma la produzione sta aumentando anche in Russia, in Australia e in Sud America. Queste falsificazioni, come denuncia la Coldiretti, tolgono spazio al prodotto e al mercato originale. Nemmeno l’Italia è innocente: numerosi falsi si possono trovare, con nomi fantasiosi e prezzi da competizione, anche nei nostri supermercati: la reale origine è Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia e Lettonia.

L’originale pesa in media 40 chili a forma: per produrre un chilo di formaggio sono utilizzati 14 litri di latte e 550 litri per una forma intera. L’Unione Europea ha riconosciuto il metodo di lavorazione e l’altissimo livello qualitativo del formaggio, che alle spalle ha ben nove secoli di storia. Il primo a parlarne è Giovanni Boccaccio, nel 1351, nel Decameron: “Et eravi una montagna tutta di formaggio Parmigiano grattugiato, sopra la quale stavan genti, che niuna altra cosa facevan, che fare maccheroni e ravioli e cuocerli in brodo di capponi, e poi li gittavan quindi giù, e chi più ne pigliava, più se n’aveva”.
Perché dobbiamo farci portar via ‘cotanta bellezza’? Basterebbe, forse, solo un po’ di amor proprio…
di Chiara Corradi
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