Mainetti in cattedra per gli studenti di Parma: “Sarà una crescita reciproca”

L'IMPRENDITORE A CAPO DI SORGENTE GROUP NOMINATO PROFESSORE AD HONOREM IN FINANZA AZIENDALE E IMMOBILIARE

Rettore Borghi Valter MainettiImprenditore, mecenate, uomo di cultura e da venerdì professore ad honorem dell’Università di Parma in Finanza aziendale e immobiliare. È Valter Mainetti l’ultima personalità a ricevere la nomina ed entrare come terzo iscritto nell’Albo istituito dall’Ateneo insieme a Gian Paolo Dallara e Peter Greenaway. L’artista Giorgio Tentolini, ispirandosi alla sensibilità artistica di Mainetti, ha creato appositamente una preziosa pergamena conferita venerdì 16 dicembre durante la cerimonia in Aula Magna che è stata aperta dai canti di Natale  intonati dal coro ‘Ildebrando Pizzetti’.

IL DISCORSO DEL RETTORE – Il rettore Loris Borghi, nel suo discorso, ha tenuto a sottolineare, oltre al valore imprenditoriale del professor Mainetti, la sua “sensibilità di mecenate amante della cultura“. L’imprenditore ha tenuto più volte delle lezioni per gli studenti del Dipartimento di Economia di Parma, dando vita ad una collaborazione quasi decennale. Come ha ricordato il rettore “l’Ateneo assegna questo titolo onorifico con l’obiettivo di riconoscere il contributo di personalità di chiara fama sul piano scientifico, culturale, politico, sociale e sportivo”. Un titolo che permette di chiamare il professore ad honorem a tenere conferenze, lezioni magistrali, seminari ed altre attività didattiche saltuarie, a titolo gratuito, all’interno dei corsi dell’Università.

Rettore MainettiLE MOTIVAZIONI – Il professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari Gino Gandolfi ha quindi dato lettura delle motivazioni che hanno portato alla proposta di conferimento. Valter Mainetti ha ereditato le due aziende di famiglia, quella italiana nata nel 1910 e quella americana del 1919, che sono confluite in Sorgente Group, di cui è azionista ed amministratore delegato. Il gruppo opera in campo immobiliare, finanziario, delle costruzioni, delle infrastrutture e dell’editoria. Possiede infatti il 97.48% del Foglio Quotidiano e il 30% della Gazzetta del Mezzogiorno. Ma Mainetti non è ‘solo’ un uomo d’affari di fama internazionale, ma un “imprenditore illuminato” che dimostra anche una grande sensibilità artistica, tanto da aver restaurato importanti strutture del patrimonio nazionale e non come Palazzo del Tritone, la Galleria Alberto Sordi, a Roma, e il castello di Mirambeau, in Francia. Sostiene la ricerca medica e quella finanziaria. “Nell’ambito del gruppo, il patrimonio immobiliare posseduto dai fondi e dalle società controllate, sommato a quello gestito – ha dichiarato Gandolfi – è di oltre 5 miliardi di euro. Le persone impiegate sono oggi 800.” Nel 2013 l’imprenditore ha ricevuto inoltre l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro per il settore dell’Industria Immobiliare e Finanza. “Le scelte di Mainetti – ha continuato Gandolfi – sono connotate da una filosofia di investimento che poggia sulla selezione di immobili irripetibili. Ne sono esempi gli acquisti di immobili iconici in tutto il mondo.” La sua generosità si estende anche agli ultimi con il sostegno a San Patrignano, alla Comunità di Sant’Egidio e al Campus Bio-Medico di Roma. Nel 2007 Mainetti ha progettato, in collaborazione con quello che oggi è il Dipartimento di Economia dell’Università di Parma, l’insegnamento di Economia e Finanza Immobiliare, uno dei primi in Italia, volto a fornire competenze economico- finanziarie per operare in campo immobiliare. Queste le motivazioni che hanno portato il magnifico rettore e il senato accademico alla nomina di professore ad honorem.

Valter MainettiLA LECTIO MAGISTRALIS – “Sono particolarmente emozionato ed onoratissimo per questa nomina e per questa bellissima cerimonia che avete voluto dedicarmi – ha iniziato il neo professore – ringrazio il magnifico rettore il professor Borghi, il senato accademico e il pro rettore Gino Gandolfi che mi è stato tanto vicino, il professor Cacciamani, tutte le autorità presenti e gli studenti. Mi è difficile trattenere la commozione.” A proposito della collaborazione con l’Ateneo, Mainetti ha parlato di un “costante motivo di stimolo a trasferire saperi e conoscenze acquisite sul campo“, un “percorso di crescita reciproca che mi entusiasma e che mi fu raccomandato dal Presidente Aldo Moro che considerava il punto di vista dei giovani universitari un modello di osservazione privilegiato per capire il presente e l’evoluzione del futuro“. Valter Mainetti, a conclusione della cerimonia, ha poi tenuto una Lectio Magistralis in cui, ripercorrendo la storia del gruppo imprenditoriale creato da suo nonno, ha spiegato la nascita e la filosofia con cui Sorgente Group opera nel mondo, rimanendo sempre competitiva sul mercato e riuscendo a crescere negli anni 2000, nonostante la crisi. Ha poi illustrato il lavoro svolto in ambito artistico dal suo gruppo, sottolineando l’importanza dell’arte italiana nel mondo e ringraziando la moglie Paola per il suo fondamentale apporto. Ha concluso, infine, la sua lezione spiegando il funzionamento del settore editoriale del gruppo e fornendo un quadro sulla situazione del mercato immobiliare italiano.

ArtistiIL CONCERTO – A chiudere la giornata dedicata a Mainetti è stato un concerto organizzato dall’associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma in onore del nuovo professore tenutosi venerdì sera all’Auditorium del Carmine. Il concerto di Natale ‘3 Atti di Amicizia‘, aperto ai soci e a tutta la cittadinanza, è stato reso completamente gratuito dalla generosità di Mainetti. L’evento, nato come momento di incontro e di cultura, è stato anche occasione per promuovere una raccolta fondi a sostegno delle attività culturali, sociali e di ricerca universitaria. La serata è stata aperta dal rettore Loris Borghi e da Rinaldo Lampugnani, nuovo presidente dell’associazione. Il primo ha motivato l’istituzione dell’Albo dei professori ad honorem come una strategia per far entrare nelle aule, a contatto con gli studenti, esempi viventi di vita vissuta. Prima di lasciare spazio alla musica, Lampugnani ha spiegato l’intenzione dell’associazione di far incontrare Università e città in un dialogo aperto che superi steccati chiusi e differenze.
I tre artisti invitati ad esibirsi, Vincenzo Zitello alle arpe celtiche, Vic Vergeat alla chitarra e Paolo Pasqualin alle percussioni, pur provenienti da ambiti musicali molto diversi, hanno infine incantato per un’ora il pubblico grazie alla fusione dei loro strumenti.

 

di Silvia Stentella

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