Food Project: l’ambizioso progetto dell’Università di Parma

Un progetto per formare nuove figure professionali nel food, creando una rete di connessione e di competenze

“L’incremento della popolazione mondiale, contribuirà ad aumentare il divario tra le popolazioni più ricche, che avranno a che fare con complicazioni dovute alla malnutrizione e alla sovranutrizione, e quelle estremamente povere, dove il problema resta quello di reperire gli alimenti per sopravvivere“.

Con questa premessa il professor Erasmo Neviani, vice direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco presso l’Università di Parma, introduce i motivi che hanno portato alla realizzazione del Food Project.

Si tratta di un imponente progetto lanciato dall’Ateneo, di cui Neviani è coordinatore, nato per rafforzare le competenze nel campo del settore alimentare.

Il Food Project, tra gli altri, si pone anche l’obiettivo di formare professionisti qualificati capaci di affrontare un’importante sfida legata alla sostenibilità ambientale della produzione agricola e alimentare. A questo scopo è stata creata una rete capace di comunicare efficacemente con l’esterno e di intervenire sulle tematiche che riguardano il mondo degli alimenti, grazie ad un coordinamento di competenze già esistenti nell’Università di Parma. A tal riguardo, un numero importante di docenti e ricercatori collabora già da tempo in ambito food per trovare soluzioni innovative per il futuro.

La presentazione del sito web del progetto si è tenuta lo scorso 25 novembre nell’Aula Magna dell’Università ed ha visto anche la partecipazione del Rettore Paolo Andrei e del professor Daniele Del Rio, docente di Nutrizione umana e Presidente della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione.

Gli obiettivi del Food Project

Il progetto è organizzato in tre macro-aree di intervento: ricerca, didattica, terza missione.

Il campo della ricerca mira a favorire l’interazione ed il coordinamento tra i differenti gruppi che già operano in Ateneo e che studiano il settore agroalimentare con approcci culturali differenti. L’interazione organizzata di queste attività dovrebbe facilitare la formazione di una rete di competenze adeguata, capace di supportare i gruppi e le infrastrutture per la ricerca, acquisendo nuove risorse pubbliche e private e favorendo l’interazione con il mondo produttivo.

Nel campo della didattica, l’Università di Parma vuole proporsi come punto di riferimento internazionale per la formazione, tramite l’offerta e il coordinamento di differenti Corsi di Studio, Corsi di Studio Magistrali, Dottorati e Master dedicati allo studio degli alimenti e della nutrizione. Anche l’attivazione della Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione, ha lo scopo di facilitare l’incontro dell’offerta didattica dell’Ateneo e le necessità di formazione delle realtà che operano nel settore agroalimentare.

Nel campo della Terza Missione, il Food Project si propone come un punto di incontro e di confronto privilegiato tra i ricercatori e il mondo della produzione. Un luogo che favorisca l’interazione di idee, lo sviluppo di progettualità e applicazioni industriali.

La fusione di questi tre ambiti d’intervento è fondamentale per trovare una soluzione integrata alla gestione delle risorse alimentari del nostro pianeta in maniera sostenibile, essendo queste esauribili.

“Dobbiamo fare i conti con la possibilità di fornire alimenti sani e sicuri a tutta la popolazione – prosegue il professor Neviani – senza danneggiare il pianeta, nel rispetto del benessere animale e delle legislazioni mondiali”.

Dovremo far fronte ad una domanda crescente sia in termini di quantità che di qualità degli alimenti. Per questi motivi è fondamentale la formazione di specialisti preparati nelle diverse aree coinvolte, per vincere la “sfida del futuro“.

Il sito web del Food Project è uno spazio che si propone come collettore di tutte le realtà del food, dalla formazione all’impresa. Il Rettore Paolo Andrei lo definisce uno strumento in via d’evoluzione, destinato a modificarsi nel tempo, in funzione delle attività che saranno progettate e realizzate. Oltre a presentare ciò che si intende per Food Project, vale a dire una finestra aperta sul mondo esterno, il sito introduce il gruppo di lavoro costituito dai ricercatori dei nove dipartimenti dell’Ateneo. Questa scelta permetterà di avere una visione a 360 gradi sul mondo degli alimenti, favorendo così lo sviluppo di una fitta rete di idee.

Perchè a Parma

La città di Parma è il cuore nonchè la “Capitale” della Food Valley italiana e rappresenta il luogo in cui si fondono le competenze scientifiche, tecnologiche e culturali che ruotano attorno al mondo del food.

Un territorio rurale vivo e diversificato, in cui le strutture produttive agricole hanno una matrice comune: la produzione di alimenti di eccellenza. La presenza dell’European Food Safety Autority (EFSA) garantirebbe, inoltre, la tutela dei consumatori europei verificando la correttezza delle tecniche produttive, traendo vantaggio dalla cultura alimentare locale e delle istituzioni intermedie in campo alimentare.

Dunque Parma è la sede ideale dove porre le fondamenta del Food Project, indirizzando lo sguardo verso il futuro e l’innovazione, tenendo sempre conto della realtà produttiva attuale. “Questa è un’opportunità che l’Ateneo deve sfruttare perchè la città, nella sua cultura e nella sua storia, ha profonde e radicate conoscenze” sostiene Neviani.

L’eccellenza scientifica e didattica dell’Università nel settore Food e Food Industry , le numerose pubblicazioni scientifiche sulle maggiori riviste internazionali, hanno reso l’Ateneo di Parma un’eccellenza in Italia e nel Mondo. Diversi i docenti di differente estrazione culturale coinvolti: biologi, microbiologi, chimici, nutrizionisti, medici, tecnologi, ingegneri, agronomi, veterinari, nonchè economisti, giuristi e umanisti. L’interazione tra queste figure professionali deve consentire di avere una visione esaustiva del settore alimentare.

Vi sono molte aziende che oltre a collaborare su tematiche di ricerca specifiche, hanno dato un loro contributo tangibile per la creazione di un Polo all’interno del Campus Universitario, che ospiterà al suo interno i nuovi laboratori di ricerca e le strutture didattiche. La gara d’appalto si è appena conclusa e nei prossimi mesi avranno inizio i lavori per la sua realizzazione.

Oltretutto la Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione nel campo della didattica riveste un ruolo fondamentale. Con l’obiettivo di valorizzare professionalità affermate e giovani di talento, la scuola offre un ventaglio di percorsi formativi, tra cui master, workshops, summer schools e corsi di perfezionamento. “Con la realizzazione del sito Food Project si è acquisita l’ulteriore e definitiva consapevolezza della forza e dell’eccellenza rappresentate dall’Università di Parma nell’ambito del settore alimentare”, afferma il professor Daniele Del Rio nel corso della presentazione.

food project università di parma

I corsi universitari aventi come oggetto gli alimenti sono oggi un punto di riferimento nel panorama nazionale, con centinaia di iscritti da tutta Italia ogni anno ed è anche per questo che è importante investire nel settore alimentare.

Inoltre, temi paralleli che chiedono soluzioni integrate sono gli sprechi, l’efficienza, la sostenibilità, il benessere animale, la disponibilità e l’impatto ambientale, che necessitano di percorsi formativi adeguati come quelli proposti dall’Ateneo di Parma e sui quali il Food Project trova il suo punto di forza.

Il progetto rappresenta sicuramente anche una possibilità per giovani talentuosi e appassionati, che investono nel settore food il tempo del loro studio.

Il Food Project si prefigge di diventare, dunque, non solo un’ulteriore opportunità per conferire prestigio al territorio parmense, ma anche un perfetto trampolino di lancio per migliaia di studenti.

di Ilaria Giuliani

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