Acquaponica: l’agricoltura sostenibile e simbiotica fra pesci e piante

Il cibo è vita, ma la sua produzione è una delle attività umane più inquinanti. La crisi climatica in cui ci troviamo ci impone di essere più sostenibili: l'acquaponica, un metodo di coltivazione basato sulla collaborazione sinergica tra le piante, i pesci e i batteri, potrebbe essere la risposta.

acquaponica

Il 15 novembre 2022 abbiamo raggiunto la cifra record di 8 miliardi di abitanti sulla terra, ma viviamo in un mondo malato e il nostro futuro è incerto. In un contesto in cui, ogni giorno, si assiste a una crisi climatica, alla perdita di biodiversità e alla siccità, è necessario riuscire a limitare il sovrasfruttamento delle risorse, anche e soprattutto quando si parla di agricoltura. Del resto non possiamo dimenticare che l’agroindustria rappresenta una delle prime cause del riscaldamento globale e il modello tradizionale è diventato ormai insostenibile.

Proprio da questo contesto nasce l’acquaponica, la coltivazione agricola di piante unita all’allevamento di animali acquatici in un ambiente a ricircolo d’acqua chiuso e continuo. In pratica l’acquaponica è una combinazione tra un sistema di coltivazione idroponico e la riproduzione di un ecosistema naturale, in cui i pesci sono in grado di produrre un fertilizzante perfetto per la coltivazione delle piante, che a loro volta, insieme ai batteri, la ripuliscono e la rendono adatta al riuso. 

L’acquaponica si basa sul ciclo dell’azoto, elemento indispensabile per la crescita delle piante. É caratterizzata da un sistema di ricircolo dove l’acqua, con una serie di pompe, viene prelevata dalla vasca in cui si trovano i pesci e convogliata in un filtro, nel quale si verifica un processo di nitrificazione, portando alla formazione di nitriti e dei nitrati che saranno assimilati dalle piante. In pratica l’acqua trasporta tutti i rifiuti organici, prodotti naturalmente dai pesci, che vengono convogliati in filtri che, grazie a dei batteri, li trasformano in nutrienti. L’acqua diventa in questo modo una soluzione nutritiva che viene prelevata e fornita alle piante. Successivamente l’acqua non assorbita viene immessa nuovamente nella vasca di allevamento dei pesci chiudendo il ciclo. 

come funziona l'acquaponica

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Questo sistema di coltivazione fuori suolo ha molti pregi individuati sulla base delle caratteristiche in termini di sicurezza alimentare, ecologici e produttivi. L’acquaponica e le coltivazioni fuori suolo sono considerate gli input che daranno avvio alla quarta rivoluzione agricola

La definizione di sicurezza alimentare della FAO mette in evidenza le 4 dimensioni spazio-temporali del concetto ovvero: disponibilità, esistenza, accesso, utilizzo e la stabilità. Infatti, secondo la definizione elaborata dal World Food Summit nel 1996 c’è sicurezza alimentare quando “tutte le persone, in ogni momento, hanno accesso fisico, sociale ed economico ad alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti che garantiscano le loro necessità e preferenze alimentari per condurre una vita attiva e sana”. In questo tipo di coltivazione non vengono impiegati prodotti chimici e i fertilizzanti non possono essere impiegati, la quasi totale assenza di insetti e parassiti consente una maggiore sicurezza dagli inquinanti esterni. Per quanto riguarda il pesce di acqua dolce cresce senza ormoni e antibiotici.

Il principale vantaggio ecologico è il risparmio del 90% di acqua, infatti, se nell’agricoltura tradizionale per ottenere 1kg di lattuga vengono impiegati 40/45 litri di acqua con la tecnica dell’acquaponica se ne impiegano 4/5 litri. Il prodotto ottenuto non è solo di ottima qualità ma anche al 100% ecosostenibile.

Infine, questa tecnica impiega meno manodopera e può essere utilizzata per coltivare su terreni non arabili come i deserti e i suoli degradati o salati. Nonostante questi vantaggi l’acquaponica non è perfetta, infatti, la sola produzione con questa tecnica non fornisce una dieta corretta e le necessità dei pesci e dei vegetali non sempre corrispondono, per questo motivo, è necessaria una buona conoscenza di pesci, batteri e piante. 

Impianti domestici

L’acquaponica può rappresentare un’attività quotidiana adatta a qualsiasi età. Per costruire un impianto di acquacoltura da zero occorre una vasca destinata all’allevamento dei pesci sormontata da una vasca idroponica, acquistabile online, in cui verranno posizionate le piante, batteri, filtri e un kit per misurare e regolare il pH. Una piccola chicca? Online si trovano kit pronti all’uso che devono solo essere montati. 

Un esempio di acquaponica domestica si può osservare sul sito della Nelson and Pade che fornisce sistemi acquaponici, formazione e supporto a individui, imprenditori, governi e scuole che desiderano sicurezza alimentare, qualità alimentare e un ritorno positivo sul loro investimento.

L’acquaponica, quindi, può rappresentare una modalità di coltivazione più ecologica e sostenibile di quella tradizionale, offre numerosi vantaggi sia su ampia scala sia su piccoli impianti casalinghi favorendo l’auto-produzione della famiglia o anche della struttura ricettiva.

Di Marika Parise

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