Chi era il mostro delle Ardenne?

Per quasi vent'anni Michel Fourniret e la moglie Monique Olivier hanno stuprato e ucciso tantissime ragazze giovani. Un caso di cronaca che ha scatenato terrore in Francia e Belgio

Michel Fourniret è stato un serial killer francese, soprannominato “Il mostro delle Ardenne”, che ha commesso nove omicidi, tra il 1987 e il 2003. È stato accusato anche di altri dieci omicidi, nove in Francia e uno in Belgio. Sposato tre volte, padre di cinque figli, aveva ammesso di essersi interessato alle ragazzine vergini, caratteristica che accumunava tutte le sue prede, dopo aver scoperto che la sua prima moglie non lo era.

Netflix ancora una volta, come con tanti altri casi mediatici (vedi le recensioni del caso Yara Gambirasio e di Emanuela Orlandi), ha deciso di ricostruire la storia di questa coppia di serial killer, Michel Fourniret e Monique Olivier, attraverso una serie tv diretta dai francesi Michelle Fines e Christophe Astruc, uscita nel 2023 (al seguente link).

Morto il 10 maggio 2021 all’età di 79 anni, Fourniret nel 2008 è stato condannato a un ergastolo per aver rapito, violentato e ucciso diverse donne, mentre nel 2018 arriva il secondo ergastolo per l’omicidio aggravato di Farida Hammiche, il cui corpo non verrà mai ritrovato. Era stato nel frattempo ricoverato nell’ospedale Pitié-Salpêtrière, struttura legata al carcere di Fresnes, dove era detenuto. L’uomo soffriva di problemi cardiaci ed era affetto dal morbo di Alzheimer.  

Andava a caccia di ragazze vergini

L’arresto di Michel Fourniret Fonte: ilgiornale.it

I delitti commessi da Founiret sconvolsero la Francia e il Belgio dalla fine degli anni ’80 fino ai primi anni 2000. Già colpevole nel 1967 per l’aggressione di una ragazzina nelle Ardenne, durante la seconda carcerazione avvenuta nel 1984, Fourniret iniziò una corrispondenza epistolare con Monique Olivier, donna separata dal primo marito, la quale diventerà sua moglie nel 1987, dopo la scarcerazione. L’anno successivo, Jean-Pierre Hallegouarch (ex compagno di cella di Founiret) gli chiese aiuto per recuperare dei lingotti, ma dopo averli trovati uccise la ragazza dell’amico, Farida Hammiche, utilizzando il tesoro per comprarsi il castello di Sautou, nelle Ardenne.

Fourniret aveva ammesso che “doveva dare la caccia ad almeno due vergini l’anno”, sempre con l’aiuto della sua complice e moglie. Le ragazze si fidavano perché vedevano una donna sul furgone che chiedeva aiuto, poi venivano rapite per essere seviziate e uccise. Con la nascita del figlio avuto nel 1988 da Olivier, il meccanismo rimase lo stesso, sebbene fosse il bambino a essere usato come esca.

Tante sono state le uccisioni verificate: Isabelle Laville (17); Fabienne Leroy (20); Farida Hammiche (30); Jeanne-Marie Desramault (22); Elisabeth Brichet (12);  Natacha Danais (13); Céline Saison (18); Mananya Thumpong (13).

Nel marzo 2020 ammette di essere il responsabile della morte di Estelle Mouzin, scomparsa nel 2003 all’età di 9 anni, e il 22 dicembre viene accusato anche per quella di Lydie Logé avvenuta nel 1993 (qui per un approfondimento).

Giovani ragazze uccise da Michel Fourniret e Monique Olivier Fonte: murderpedia.org

Con la morte di Fourniret, per molte famiglie di vittime o persone scomparse si riduce la speranza di conoscere la verità, nonostante continueranno le indagini.

Monique Olivier: vittima o complice?

Monique Olivier Fonte: today.it

Fourniret venne arrestato nel 2003 in Belgio, dopo aver cercato di rapire inutilmente una ragazzina. Monique venne sottoposta a tantissimi interrogatori, anche abbastanza pesanti emotivamente. Era capace di stare in silenzio per minuti, come se stesse elaborando una risposta per poi limitarsi ad annuire o meno con la testa. Aveva un avvocato con cui parlava spesso, un certo Richard Delgenes, che venne soprannominato “l’avvocato del diavolo”, appunto perché tutti si chiedevano come potesse difendere una persona che probabilmente aveva aiutato il marito a commettere tali delitti. Monique è una donna che inizialmente sembrava la classica casalinga, ignara di quello che facesse il marito. Dalle ricostruzioni durante i processi, lui sembrava un uomo dalla personalità molto complessa, quella di un padre di famiglia, disegnatore meccanico di giorno, e perché no alla fine predatore di notte. Poi, Monique sotto pressione confessò alla polizia undici omicidi, ammettendo di essere stata sua complice, aiutandolo ad attirare le ragazzine. Inoltre, rivelò l’uccisione di una ragazza alla pari che era stata assunta come babysitter per il figlio. Non lo aveva mai fermato perché lui la minacciava, l’avrebbe sicuramente picchiata e uccisa. Quindi anche lei era una vittima e una sottomessa?

La tecnica era la stessa con tutte le ragazzine: lui le sceglieva, dovevano essere giovani e vergini, lei poi le attirava magari chiedendo aiuto, obbligate poi da lui a implorarlo, le stuprava.

Monique ha divorziato da Fourniret nel 2010 ed è stata condannata a 59 anni di carcere per complicità in omicidio e stupro (vedi qui).

Monique Olivier potrà chiedere la condizionale nel 2032, a 84 anni. Se Fourniret prima di conoscerla era già un criminale, lei poteva forse salvarsi? E se fosse stata lei la vera manipolatrice piuttosto che la complice sottomessa?

di Patricia Iori

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