L’Italia a testa in giù

UNO SGUARDO DENTRO SE STESSI E UNO SUL MONDO

salvini_post_blogDa quando son fuorisede non guardo mai la televisione, non avendola in casa, ma capita che tornando per qualche giorno da mia madre, dia uno sguardo, seppur svogliatamente, a quell’apparecchio che oggi sembra avere un ‘non-so-che’ di antico.
Fatto sta che la prima cosa che mi son trovato davanti son state le immagini della manifestazione della Lega Nord a Roma. Devo dirlo, inizialmente ho sospettato che la tv avesse qualche problema.
Mi sembrava di vedere tutto al contrario.
Già, perché l’unico modo in cui riesco a vedere i fascisti, anche se nella loro variante fascio-leghista, è a testa in giù.
Si è parlato tanto di Salvini e compagnia in questi giorni. Certo è che me lo son trovato in televisione a tutte le ore. Noi con Salvini, Mai con Salvini, TeleSalvini, insomma, ‘si Salvini chi può’, che qui già non ne se ne può più.
Se poi uno ci aggiunge la Meloni è ancora peggio.
Però bisogna dire che i fascisti non sono più quelli di una volta.
Quelli di Fratelli d’Italia son passati da ‘faccetta nera’ alla ‘faccetta ritoccata’ con Photoshop.
Menomale che ad animare un po’ il dibattito politico ci abbia pensato Tosi. I giornali in questi giorni titolavano ‘Lega: la spaccatura di Tosi’. A me, l’unica spaccatura che viene in mente pensando alla Lega Nord, è una grossa spaccatura di ‘Maroni’.
A proposito di Maroni e di Lombardia. Si continua a parlare di Expo.
L’ultima trovata è stata che l’esposizione, dal titolo ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita‘ avrà tra i suoi sponsor due importanti marchi come McDonald’s e Coca Cola. Che è un po’ come organizzare la Fiera Internazionale del Veganismo e ingaggiare come testimonial Hannibal Lecter.
Intanto Grillo, che alle volte ha un po’ i modi di fare di Hannibal Lecter, nel senso che ha cannibalizzato il suo stesso Movimento, si è divertito a lanciare hashtag dal suo blog e su Twitter. Per un giorno tutti hanno parlato del #renzicottero. Nessuno però, che abbia fatto caso al gigantesco #renzitreno a forma di cetriolo, con dentro i decreti attuativi del Jobs Act. Finalmente sono entrati in vigore e subito il premier ha dichiarato: “Più assunzioni che licenziamenti”.
E certo, per licenziare bisogna prima assumere.
A meno che non si faccia un altro decreto attuativo e si aboliscano le assunzioni. I diritti degli imprenditori vanno tutelati, in maniera crescente. Volete mettere che un povero proprietario d’azienda non possa più andarsene in giro a consegnare lettere di licenziamento? Allora facciamo in modo che si possano licenziare i disoccupati!
Pensateci. Per la prima volta nella vita potremo sentirci dire: “A partire da oggi, lei non è più un disoccupato”.
Non nel senso che intendevamo, però.
Inoltre, non sembra essere finita qui. Lo stesso Renzi ha fatto presente che dopo il lavoro, intende passare alla scuola.
Sempre di fretta il nostro capo del governo. Ha appena finito di distruggere una cosa e adesso vuole già distruggerne un’altra.
Dategli altri sei mesi di tempo e ci ritroveremo l’Italia sottosopra.
Poi uno dice che il Pd non sta facendo di tutto per riabilitare il fascismo.

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